Lombardia, via libera a riapertura dei centri che fanno tatuaggi e piercing
In Lombardia possono riaprire i centri che fanno tatuaggi e pierging. È quanto previsto in una ‘faq' pubblicata sul sito della Regione Lombardia che, di fatto, consente la ripresa di queste attività assimilandole a quelle dei centri estetici, di cui dovranno osservare le stesse linee guida per la sicurezza previste dall'Ordinanza n. 547 del 17 maggio 2020.
Fase due in Lombardia, riaperte le attività e i negozi
Da lunedì 18 maggio sono ripartite (quasi) tutte le attività commerciali della Lombardia. Ristoranti, bar e parrucchieri sono tornati al lavoro con le dovute precauzioni, così come parrucchieri, estetisti, negozi, musei. Regione Lombardia ha approvato un vademecum in cui vengono dettate le linee guida da seguire per tornare poco alla volta alla normalità, ma evitando una nuova crescita dei contagi. Le misure "in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo". Lo stesso governatore Fontana ha minacciato chiusure nel caso di assembramenti, soprattutto nei locali dove si può fare l'aperitivo.
Studi di tatuaggi e piercing, con mascherine e guanti obbligatoria la visiera
Regole molto stringenti sono state poste a parrucchieri e soprattutto estetisti. Le stesse dovranno essere seguite dagli studi di tatuaggi. I clienti possono accedere solo tramite prenotazione, dovranno indossare obbligatoriamente i dispositivi di protezione individuali e dovranno rimanere nel locale solo il tempo necessario all'espletamento della prestazione. I gestori delle attività dovranno eliminare le riviste, al fine di evitare che più persone tocchino gli stessi giornali: dove possibile, inoltre, bisogna mettere delle barriere in plexiglass per separare i clienti. Nel caso dei centri estetici, dove gli operatori devono avere necessariamente un contatto ravvicinato col cliente, bisogna usare non solo guanti e mascherine, ma anche la visiera protettiva. Vietate la sauna, l'idromassaggio e il bagno turco.