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Covid 19

Lombardia, ultimata un’app per tracciare una mappa del rischio contagio da Covid: “Un’arma in più”

Per arginare ulteriormente la diffusione del Coronavirus in Lombardia, dopo i primi effetti positivi che hanno portato le restrizioni a cui tutti i cittadini sono sottoposti, la Regione ha pensato di lanciare un’applicazione per i cellulari “per tracciare la mappa del contagio”, come dichiarato dal vice presidente lombardo Fabrizio Sala durante l’aggiornamento quotidiano su Facebook per la comunicazione dei dati sul Covid.
A cura di Filippo M. Capra
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Per arginare ulteriormente la diffusione del Coronavirus in Lombardia, dopo i primi effetti positivi che hanno portato le restrizioni a cui tutti i cittadini sono sottoposti, la Regione ha pensato di lanciare un'applicazione per i cellulari "per tracciare la mappa del contagio", come dichiarato dal vice presidente lombardo Fabrizio Sala durante l'aggiornamento quotidiano su Facebook per la comunicazione dei dati sul Covid.

Come funziona l'applicazione allertaLOM

L'applicazione, che dovrebbe essere operativa già da stasera, martedì 31 marzo, si chiama "allertaLOM" ed è stato chiesto a tutta la popolazione lombarda di scaricarla e farne uso. "Dobbiamo chiedervi impegno, sforzo, di scaricare questa app su cellulare" per fornire, in modo del tutto anonimo, dati utili ai virologi e agli esperti per verificare meglio la situazione. Nell'applicazione c'è un apposito servizio chiamato "Coronavirus" dove "bisogna compilare un questionario anonimo" indicando il sesso, l'età e se si sono avuti sintomi e/o contatti con persone positive al Covid-19. Il questionario, come comunicato da Sala, potrà essere aggiornato una sola volta ogni giorno e servirà "ai nostri virologi, epidemiologici per trarre una mappa del rischio contagio" oltre che "per fini statistici". Il vice presidente della Lombardia ha comunque sottolineato che tale app "non sostituisce nessun test né il controllo dei medici" ma "con la comunicazione delle informazioni direttamente da parte dei cittadini, è un'arma in più per contrastare l'emergenza Coronavirus". Sala ha poi concluso il suo intervento ricordando che "dal 6 aprile abbiamo aperto un ulteriore bando per presentare progetti sullo studio di una terapia contro il Covid e le malattie di origine virali oltre a sistemi di controllo per l'analisi del virus. Finanzieremo i ricercatori che non hanno fondi".

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