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Lombardia, allarme bomba al Pirellone: artificieri nella sede del consiglio regionale

Un allarme bomba è scattato nel pomeriggio di venerdì al Pirellone di Milano, sede del Consiglio regionale della Lombardia. Sul posto sono intervenuti gli artificieri con i cani anti esplosivo. A chiamare la polizia sono stati alcuni addetti alla sanificazione che avevano notato barattoli sospetti nell’armadietto di un dipendente. Le forze dell’ordine hanno poi verificato che si trattava di contenitori pieni di marmellata.
A cura di Simone Gorla
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Allarme bomba al Pirellone, sede del Consiglio regionale della Lombardia a Milano, nel pomeriggio di venerdì 15 maggio. Sul posto sono intervenuti gli artificieri con i cani anti-esplosivo. A quanto si apprende, l'allarme sarebbe scattato per la segnalazione di alcuni lavoratori preoccupati per la presenza di barattoli sospetti all'interno dell'armadietto di un dipendente. Le forze dell'ordine hanno verificato che gli oggetti in questione non erano pericolosi.

Allarme bomba, ma erano solo barattoli di marmellata

Nelle ultime ore, a causa delle restrizioni imposte per l'emergenza coronavirus, l'edificio era quasi deserto. Come riferito da fonti interne, nel corso della sanificazione che viene svolta ogni venerdì all'interno del palazzo da quando è in corso l'epidemia coronavirus, gli addetti hanno trovato alcuni barattoli giudicati sospetti nell'armadietto di un dipendente. La circostanza ha spaventato i lavoratori, che hanno chiamato la polizia. Gli agenti hanno poi verificato che si trattava di normali contenitori di marmellata e l'allarme è rientrato senza che fosse necessario evacuare il grattacielo.

A Milano una scritta "Fontana assassino"

Il clima in Lombardia è diventato più teso nelle ultime ore. La scorsa notte è apparsa a Milano una scritta contro il governatore, Attilio Fontana. Il murale con le parole “Fontana assassino” è stato realizzato in via Vittorelli, in zona Crescenzago. Il sindaco Giuseppe Sala ha condannato il gesto: “Milano non può tollerare insulti né toni del genere”. Solidarietà bipartisan è stata espressa dai partiti di maggioranza e opposizione in Consiglio regionale.

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