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Lombardia, pediatra gratis per i figli degli immigrati irregolari: la giunta approva (nel silenzio)

È passata sotto silenzio una decisione con la quale la giunta della Lombardia, guidata dal leghista Attilio Fontana, ha reso definitiva la gratuità delle cure mediche per i figli di immigrati senza il permesso di soggiorno. Si tratta di una decisione che recepisce una norma nazionale, divenuta definitiva in Lombardia lo scorso dicembre. Nel silenzio della Lega, che forse ha voluto evitare polemiche a riguardo.
A cura di Francesco Loiacono
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La giunta della Lombardia, guidata dal leghista Attilio Fontana, ha approvato una norma che prevede che tutti i bambini e ragazzi fino ai 18 anni, anche se figli di immigrati irregolari, possano rivolgersi gratis al pediatra e ai medici di famiglia. Si tratta di una decisione imposta da norme nazionali, sulla base di un accordo siglato tra Stato e Regioni nel dicembre 2012 che obbligava l’iscrizione al servizio sanitario regionale per tutti i bimbi stranieri a prescindere dal fatto che i genitori fossero in possesso del permesso di soggiorno. Da allora sono però passati sei anni prima che la Regione rendesse definitiva tale norma. È avvenuto, nel silenzio generale, in una riunione di giunta dello scorso 17 dicembre nel corso della quale quella che prima era solo una sperimentazione, introdotta dall'ex governatore Roberto Maroni nel 2013, è diventata una norma definitiva.

Cosa prevede la norma approvata dalla giunta lombarda

I figli degli immigrati irregolari che vivono in Lombardia potranno essere visitati gratis dai pediatri fino a 14 anni. Dai 14 ai 18 anni potranno invece farsi visitare sempre gratuitamente da un medico di famiglia. Pediatri e medici di base che seguiranno i minori non potranno essere fissi, ma saranno assegnati di volta in volta. I medici riceveranno dopo ogni visita un rimborso dalla Regione pari a 25 euro a visita per i pediatri e 15 euro per i medici di famiglia. A riportare la notizia del definitivo recepimento da parte della Lombardia delle norme nazionali è stato il "Corriere della sera". Sorprende, naturalmente, il silenzio che ha circondato questa decisione che risale a tre mesi fa: probabile che la giunta a trazione Lega volesse evitare polemiche, anche perché il tema delle cure gratuite ai cosiddetti "clandestini" è sempre stato criticato dal Carroccio.

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