Lombardia, niente fondi ai Parchi che ospitano i profughi: passa emendamento della Lega

Dopo gli hotel, adesso tocca ai parchi. In Regione Lombardia è passato un emendamento della Lega Nord che nega i fondi regionali ai parchi che decideranno di mettere a disposizione le proprie strutture per accogliere i migranti. Si tratta di un provvedimento simile a quanto avvenne sulla legge sul turismo, quando dai contributi regionali erano state escluse le strutture ricettive che avessero dato ospitalità ai profughi nei tre anni precedenti la richiesta di fondi. Adesso il cerchio, in un certo senso, si chiude, con questo nuovo emendamento presentato dal leghista Roberto Anelli e votato a scrutinio segreto: 42 sì e 32 no.
"Sono molto soddisfatto per l’esito della votazione – ha spiegato Anelli – è stata mantenuta la promessa che avevamo fatto". Il consigliere si riferisce a quanto era avvenuto lo scorso 3 novembre, quando nell'aula del Consiglio regionale, sempre con voto segreto, era passata una mozione dell’opposizione per concedere un finanziamento al parco regionale dei Colli di Bergamo, che aveva dato la propria disponibilità alla Prefettura ad ospitare una trentina di migranti per massimo 40 giorni. La Lega aveva annunciato che avrebbe ripresentato l'emendamento, e così è stato.
L'opposizione: "Accanimento che non risolve l'immigrazione clandestina"
Il testo approvato prevede che possano accedere ai contributi regionali solo quei parchi "utilizzati in modo da rispettare le finalità di valorizzazione ambientale previste da legge, statuti e disposizioni regionali". In pratica, questo si traduce nell'impossibilità di ricevere fondi di alcun tipo per i "Parchi regionali che decideranno di ospitare all'interno delle loro strutture clandestini o presunti profughi al posto di intraprendere attività volte alla valorizzazione e fruizione del patrimonio naturale, non potranno ricevere contributi regionali di alcun tipo".
Critiche e proteste dalle opposizioni. Il Pd Jacopo Scandella parla di una legge che rischia di frenare gli investimenti, mentre il Cinque stelle Eugenio Casalino parla di "accanimento" della Lega, utile solo alla propaganda e che "non risolve il problema dell'immigrazione clandestina".