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Lombardia, in arrivo mille profughi. Majorino contro Alfano e Maroni: “Hanno stancato”

Oltre mille profughi sono in arrivo in Lombardia nelle prossime ore. Circa 350 saranno ospitati dalle strutture d’accoglienza di Milano. Polemiche tra Regione Lombardia, Comune di Milano e governo per la mancata chiarezza nelle comunicazioni e nei piani d’accoglienza dei migranti.
A cura di Francesco Loiacono
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Oltre mille profughi sono in arrivo in Lombardia nelle prossime ore. Circa 350 migranti arriveranno in pullman da Palermo al centro della Croce rossa di Bresso, a nord di Milano, e saranno poi ospitati nelle strutture cittadine. Lo ha stabilito il ministro dell'Interno Angelino Alfano con una circolare inviata dal Viminale a tutte le prefetture d'Italia. Come altre volte, anche in questa occasione di fronte all'ennesima situazione di emergenza e ai problemi di comunicazione tra governo ed enti locali si scatenano le proteste di questi ultimi, costretti ad accettare passivamente le decisioni del governo. Il primo a commentare il nuovo arrivo di profughi è il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni: "Per fare qualcosa di serio, il Governo nazionale dovrebbe chiamare le regioni e illustrare quali piani abbia, quali progetti intenda realizzare e quali siano le risorse a disposizione – dice Maroni -. Tutto questo non è avvenuto, continuiamo invece a dover ricevere clandestini che vengono messi dalle prefetture in giro, senza che la Regione sia coinvolta, costringendo i sindaci a fare quello che non vogliono. Questo è il modo peggiore di gestire un'emergenza, perché si crea confusione e non si danno risposte adeguate. Sono davvero stupefatto del comportamento del Governo".

Majorino contro Alfano: "Dove sono i piani per l'accoglienza?"

L'assessore comunale alle Politiche sociali di Milano, Pierfrancesco Majorino, su Facebook oltre al governo prende di mira anche la stessa Regione Lombardia: "Il Governo e Regione Lombardia sono tenuti in tempi molto brevi a spiegare quali sono i piani di accoglienza dei migranti. Le città non possono essere lasciate sole e l'enorme lavoro che Milano ha fatto grazie al terzo settore, al Comune, ai cittadini non può minimamente essere immaginato come un modello replicabile", scrive l'assessore. Majorino ricorda poi i numeri dell'emergenza immigrazione affrontata da ottobre 2013 da Palazzo Marino: "Abbiamo assistito più di 56mila migranti in transito in 18 mesi. Una quantità gigantesca di uomini, donne, bambini. Tuttò ciò – ammonisce Majorino – non può capitare ancora. Dove sono i piani effettivi per l'organizzazione dell'accoglienza? Confesso di non averlo capito. Alfano che non organizza perché non vuole prendersene la responsabilità, Maroni che fa finta di non doversene occupare e Salvini che ci specula sopra sono un trio che ha stancato".

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