Lombardia, in 24 ore 115 contagi da Coronavirus e 4 morti: 41 le persone in terapia intensiva
Comunicato il bollettino relativo all'emergenza Coronavirus in Lombardia di oggi, venerdì 3 luglio. Nelle ultime 24 ore sono 115 i nuovi positivi (di cui 35 a seguito di test sierologico e 34 debolmente positivi) su 9.758 tamponi effettuati. In totale, in Lombardia, sono stati effettuati 1.064.173 tamponi. Resta stabile il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (sono 41) così come quello dei pazienti ricoverati in ospedale (241 persone). I pazienti guariti in totale sono 65.548, quelli dimessi 2.323: un incremento di 261 unità registratosi nelle ultime 24 ore. Per quanto riguarda i decessi, nell'ultimo giorno si sono registrati 4 morti. Il totale complessivo delle persone scomparse a causa del Covid-19 in Lombardia è arrivato a 16.675 dall'inizio della pandemia, almeno per quanto riguarda i dati ufficiali.
Incrementi dei casi per provincia
Per quanto riguarda i dati divisi per provincia, in quella di Milano si segnalano 24 nuovi casi, dei quali 12 a Milano città. La provincia di Bergamo registra 22 casi in più, quella di Brescia 15, quella di Cremona 10 nuovi casi. In provincia di Lecco nelle ultime 24 ore si sono registrate 4 nuove positività, mentre in provincia di Mantova 3. In quella di Monza e Brianza si registrano 4 nuovi contagi, nella provincia di Varese 4, in quella di Pavia 11 e a Como solo 2. A Sondrio vengono segnalati 3 nuovi casi, mentre a Lodi sono 4 i nuovi positivi.
Caso camici all'azienda del cognato di Fontana, inchiesta per turbativa d'asta
Intanto l'inchiesta sulla fornitura di camici alla Regione Lombardia da parte di Dama Spa, di proprietà del cognato del presidente della Lombardia Attilio Fontana e della quale anche la moglie ne possiede alcune copie, indaga sull'ipotesi di "turbativa d'asta". Il caso era stato sollevato da Report che aveva scoperto un ordine di camici e protezioni da 513mila euro partito il 16 aprile da Aria (centrale acquisti di Regione Lombardia) e destinato alla Dama spa, azienda che detiene il marchio Paul&Shark. Nell'ordine era contemplato il pagamento tramite bonifico entro 60 giorni dalla data di fatturazione, ma il 22 maggio l'azienda del cognato del governatore aveva stornato le fatture rendendo di fatto la fornitura di materiale sanitario, 75mila camici e settemila set con calzati e cappellini, una donazione vera e propria.