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Covid 19

Lombardia, Gallera annuncia 6.800 tamponi in più al giorno, ma resta confusione su dati giornalieri

L’assessore regionale Giulio Gallera ha annunciato che la rete lombarda dei laboratori riuscirà a processare 6.800 tamponi in più al giorno e, nel giro di tre settimane, il dato salirà fino a 8.380 quotidiani, passando “dall’attuale capacità complessiva di 15.200 a 23.580”. Un potenziamento del sistema di diagnosi che sarebbe stato necessario mesi fa, nei giorni in cui la pandemia era fuori controllo. Restano i dubbi sui dati altalenanti nel corso delle settimane. Da 5mila tamponi processati lunedì 25 maggio ai 19.028 di due giorni prima (più della teorica capacità). Discrepanze che hanno suscitato scetticismi e non poca confusione nei lombardi.
A cura di Simone Gorla
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Dopo mesi di incertezze e polemiche per il numero insufficiente di tamponi per i sospetti malati di covid-19 in Lombardia, l'assessore Giulio Gallera ha annunciato che d'ora in poi la rete regionale dei laboratori riuscirà a processare 6.800 tamponi in più al giorno e, nel giro di tre settimane, il dato salirà fino a 8.380 quotidiani, passando "dall'attuale capacità giornaliera complessiva di 15.200 a 23.580".

Lombardia, aumenta la capacità di processare tamponi: 6.800 in più al giorno

È il risultato di azioni di potenziamento organizzative e tecnologiche messe in atto in questi giorni per l'esecuzione e la refertazione dei tamponi, spiega l'assessorato al Welfare regionale. Un piano che, illustra Gallera, "si declina
attraverso percorsi specifici e mirati: sono stati siglati i primi contratti integrativi da parte di Ats Città Metropolitana di Milano con Cerba e da parte di Ats Brescia con Synlab, per una produzione incrementale destinata all'utilizzo pubblico (l'80% sull'aumento complessivo della produzione) rispettivamente di 1.600 e 5.200 tamponi al giorno". Altri interventi di potenziamento di alcuni laboratori, che riguardano le Asst di Lecco, Niguarda di Milano, Lariana, Bergamo Est, Milano Ovest e l'Irccs Policlinico, porteranno a ulteriori 1.580 tamponi al giorno. "Con l'installazione di estrattori e macchinari ad alta tecnologia che, a partire da oggi, porteranno ad innalzare la capacità produttiva nell'arco di 2-3 settimane".

Resta la confusione sui dati giornalieri, tra discrepanze e scetticismo

Nei mesi di emergenza coronavirus molte delle critiche rivolte a Regione Lombardia riguardavano proprio la carenza di dispositivi e reagenti, e quindi il numero troppo bassi di tamponi processati. Il potenziamento del sistema di diagnosi che promettere di fornire l'esito "in modo tempestivo ai cittadini, in ospedale e sul territorio, in base a quanto previsto dalle normative regionali recentemente aggiornate" arriva in una fase in cui il contagio sembra aver rallentato, quando ormai le misure restrittive sono state in gran parte revocate o alleggerite, forse troppo tardi per incidere realmente sul lavoro di tracciamento del contagio. Meglio tardi che mai, si dirà. Resta però il dubbio sui dati altalenanti che sono stati trasmessi nel corso delle settimane. Da 5mila tamponi processati (come accaduto lunedì 25 maggio), agli 11.457 del giorno precedente, mentre due giorno prima erano addirittura 19.028 (quindi più della capacità attuale rivelata da Gallera oggi). Discrepanze che hanno suscitato scetticismi e non poca confusione nei lombardi. Ora con il potenziamento del sistema regionale potrebbe arrivare l'auspicato salto di qualità e una migliore conoscenza dell'estensione dell'epidemia.

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