238 CONDIVISIONI

Lombardia, dal 2020 l’anagrafe felina obbligatoria e il veterinario gratis per i più poveri

Dal 2020 la Lombardia potrebbe avere la sua anagrafe felina, uno strumento che dovrebbe aiutare a combattere abbandoni e randagismo. Il primo via libera è arrivato dalla commissione Sanità del Consiglio regionale, che ha approvato anche un emendamento che prevede l’assistenza veterinaria di base gratuita per i proprietari in condizioni economiche svantaggiate.
A cura di Simone Gorla
238 CONDIVISIONI
Immagine

Dal 2020 in Lombardia potrebbe nascere un anagrafe felina regionale, con l'obbligo da parte dei proprietari di registrare i propri amici a quattro zampe. Una novità che dovrebbe portare risparmi per la pubblica amministrazione e aiutare a combattere il fenomeno degli abbandoni. Tra le proposte approvate c'è anche quella di rendere le visite veterinarie gratuite per gli animali i cui proprietari rientrano nelle fasce economiche più deboli. Il primo parere favorevole è arrivato oggi da parte della Commissione Sanità e Politiche sociali del Pirellone all'interno della discussione del Piano regionale integrato della sanità pubblica veterinaria 2019-2023. Il provvedimento era già stato approvato dalla Giunta a febbraio e l'ultima parola spetterà ora al Consiglio regionale.

Anagrafe obbligatoria e assistenza gratuita per le fasce deboli

Tra gli emendamenti approvati c'è anche quello, presentato dal Partito democratico, che dispone di “provvedere agli adeguati stanziamenti al fine di prevedere l’istituzione di un’assistenza veterinaria di base gratuita per la cura degli animali d’affezione i cui proprietari rientrino in una fascia socio-economica debole”. Una norma chiesta da consiglieri di diversi gruppi, così come l’introduzione dell’anagrafe obbligatoria di tutti i gatti presenti sul territorio regionale, il cui possesso abbia decorrenza dal 1° gennaio 2020. Un'iniziativa che dovrebbe portare “significativi risparmi" per le amministrazioni pubbliche ed è stata sostenuta per questo anche da consiglieri di Forza Italia e Movimento 5 Stelle. Accolto anche l’emendamento penstastellato che ribadisce la necessità di “promuovere il benessere e la tutela degli animali, favorendo e diffondendo i principi di corretta convivenza fra uomini e mondo animale”. Ogni animale, si legge nel testo, “deve essere accudito in modo tale da evitare condizioni non consone alle sue caratteristiche di specie e razza. A tal fine il detentore deve custodirli nel rispetto dei bisogni fisiologici ed etologici della specie”. Approvati pure i correttivi  relativi alla misurazione e valutazione della performance, che recepiscono alcune istanze avanzate dai veterinari di medicina pubblica, “al fine di garantire una sempre maggiore qualità delle prestazioni e professionalità richieste per il gravoso carico di lavoro in capo ai veterinari”.

Uno strumento per combattere abbandoni e randagismo

Per il consigliere del gruppo misto Viviana Beccalossi, firmataria dell'emendamento insieme a Gianluca Comazzi, Claudia Carzeri (Forza Italia) e Niccolò Carretta (Lombardi Civici Europeisti) il via libera all'anagrafe felina è "una scelta di buon senso per contrastare il fenomeno dell’abbandono e permettere, progressivamente, di istituire una banca dati informatizzata grazie all’uso del microchip per i gatti presenti sul territorio regionale”. In Italia i cani dotati di microchip sono oltre dieci milioni, mentre per i gatti si parla solo del 3 per cento sdel totale, spiega il consigliere. Degli oltre 300mila felini già microchippati, il 36 per cento è in Lombardia, “a dimostrazione – sottolinea Beccalossi- che nella nostra regione è già presente una buona sensibilità su questo tema e che sia davvero arrivata l’ora di prevedere uno strumento efficace per combattere il fenomeno del randagismo felino, sull’esempio positivo avuto con i cani”.

238 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views