Lombardia, Consulta boccia legge anti-moschee. Maroni: “La sinistra esulta: ‘Allah akbar'”
La Corte costituzionale ha bocciato la legge regionale lombarda che regolamentava la costruzione di nuovi luoghi di culto, passata alle cronache come "legge anti-moschee". Le motivazioni dei giudici della Consulta saranno rese note tra due settimane, ma sembra che la bocciatura sia arrivata perché le norme approvate dal Consiglio regionale lombardo (con i soli voti della maggioranza a trazione Lega nord) contrastavano con il diritto di culto, costituzionalmente garantito in Italia. A impugnare la legge lombarda subito dopo l'approvazione era stato il governo Renzi un anno fa.
Salvini: "E brava la Consulta islamica"
Dopo la notizia della decisione della Consulta a tenere banco sono naturalmente le reazioni politiche. Quelle più accese arrivano proprio dal governatore lombardo Roberto Maroni e dal segretario leghista Matteo Salvini. Il primo su Twitter ha scritto: "La Consulta ha bocciato la nostra legge che regolamentava la costruzione di nuove moschee. La sinistra esulta: Allah Akbar".
Ironico invece il commento di Salvini: "E brava la Consulta islamica", ha scritto sempre sul social network. Salvini e Maroni erano stati d'altronde tra i primi a criticare la decisione del governo Renzi di impugnare la legge regionale: "È solo ritorsione, ma non ci intimidisce", aveva detto Maroni, mentre Salvini aveva parlato di Renzi e Alfano come di "nuovi imam".
Il Pd: "Consulta dimostra l'inadeguatezza della giunta Maroni"
Reazioni di segno decisamente diverso quelle delle opposizioni al Pirellone. Per il Pd la bocciatura della Consulta "conferma ancora una volta l’incapacità di Maroni e della sua maggioranza di produrre buone leggi che resistano al vaglio della Costituzione" e "dimostra l’inadeguatezza della Giunta Maroni a guidare la Regione Lombardia". Si tratta di un "ulteriore tassello che si somma alla lista delle motivazioni che martedì prossimo – quando verrà discussa la mozione di sfiducia presentata dopo l'ultimo scandalo legato alla Sanità, ndr – ci spingeranno a chiederne le dimissioni". Soddisfatti anche i 5 Stelle: "Archiviamo finalmente una legge idiota e propagandistica che avrebbe prodotto solo problemi", ha detto il consigliere regionale Eugenio Casalino.
Cosa prevedeva la legge
La legge approvata lo scorso gennaio prevedeva vincoli urbanistici stringenti legati alla costruzione di nuovi luoghi di culto. Tra questi un parcheggio di grandezza doppia rispetto alla superficie della moschea o della chiesa, l'installazione di telecamere di sicurezza all'esterno delle strutture collegate alla questura e soprattutto la necessità di procedere prima della costruzione a una Valutazione ambientale strategica (Vas), che avrebbe dovuto dare il nulla osta ai lavori sulla base di non meglio definiti parametri.