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Lombardia, appello di Gallera all’Iss: “Cambiamo i conteggi per distinguere i debolmente positivi”

L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha chiesto all’Istituto Superiore di Sanità di cambiare il sistema di conteggio dei casi positivi e “introdurre una netta distinzione dei casi ‘debolmente positivi’ rispetto agli altri, in base alle nuove rilevazioni effettuate dalla comunità scientifica”. Il riferimento è a uno studio elaborato dal Policlinico San Matteo di Pavia sulla bassa carica infettiva dei pazienti che risultano positivi in modo debole.
A cura di Simone Gorla
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Giulio Gallera, assessore al welfare di Regione Lombardia
Giulio Gallera, assessore al welfare di Regione Lombardia
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"Abbiamo chiesto ufficialmente all’Istituto Superiore di Sanità di introdurre una netta distinzione dei casi ‘debolmente positivi’ rispetto agli altri, in base alle nuove rilevazioni effettuate dalla comunità scientifica". Lo ha annunciato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che fa appello per un cambiamento nel sistema di rilevamento e conteggio dei contagi da coronavirus in base a uno studio elaborato dal San Matteo di Pavia sulla bassa carica infettiva dei casi ‘debolmente positivi’ al tampone.

Gallera a Iss: Conteggiare diversamente i tamponi dei ‘debolmente positivi'

Gli scienziati di diversi istituti lombardi ed emiliani, coordinati dal prof. Fausto Baldanti, responsabile della Virologia molecolare dell’IRCCS San Matteo di Pavia, hanno scoperto che meno del 3 per cento dei pazienti studiati, senza sintomi e con debole positività al tampone, era in grado di contagiare altre persone.

"In Regione Lombardia – sottolinea  Gallera – i casi ad oggi rilevati rappresentano sempre di più un esito ‘debolmente positivo’: lo studio del prof Baldanti evidenzia che su 274 tamponi ‘RNA Covid’ con queste caratteristiche, solo 8 (il 2,9%) sono risultati in grado di crescere in coltura ed essere, di conseguenza, potenzialmente infettivi”.

Lombardia, con aumento test sierologici attesi più casi

La Lombardia ha avviato una nuova, vasta, operazione di screening "alla quale seguiranno tamponi in caso di positività al prelievo ematico", spiega l'assessore. I test saranno eseguiti ai cittadini delle aree più colpite dall’emergenza Covid, ai nuovi ospiti delle Rsa e dei Centri per disabili, alle forze dell’ordine, ai pazienti in fase di ricovero. "Da questi esami emergeranno certamente nuove positività che dovranno essere però considerate nella giusta misura, al fine di non creare allarmismi e dare la dimensione vera e reale della diffusione del contagio nella nostra Regione – conclude Gallera – che sta superando il momento emergenziale".

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