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Lodi, Seriate e Crema: tre ospedali dedicati al coronavirus, reparti trasformati e nuovi macchinari

Gli ospedali di Lodi, Seriate e Crema saranno trasformati per diventare centri “a vocazione coronavirus” dedicati interamente alla cura dei pazienti contagiati. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare lombardo, Giulio Gallera. Saranno le strutture “che dedicano e ‘trasformano’ i reparti di Medicina in Pneumologie e si fanno carico di pazienti meno complessi”. In arrivo anche i Cpap (Continuous Positive Airway Pressure), strumenti che aiutano i pazienti a respirare e che possono essere usati anche fuori dalla terapia intensiva.
A cura di Simone Gorla
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Tre ospedali "a vocazione coronavirus" dedicati interamente alla cura dei pazienti contagiati. Le strutture di Lodi, Seriate e Crema saranno trasformati per diventare centri specializzati nella gestione del contagio che in Lombardia si è allargato a oltre 1250 casi, con più di 400 ospedalizzati e oltre 120 persone in terapia intensiva.

Tre ospedali "a vocazione coronavirus" a Lodi, Seriate e Crema

I tre nosocomi diventeranno i centri di riferimento rispettivamente  per il lodigiano, la provincia di Bergamo e quella Cremona, affiancati dalle altre strutture che continueranno a prendere in carico pazienti covid-19, ma anche la gestione delle ordinarie emergenze e attività. “Sono i primi ospedali a farsi carico dei pazienti malati, ma probabilmente se ne aggiungeranno altri", ha spiegato l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. "Saranno quelli che dedicano e ‘trasformano’ i reparti di Medicina in Pneumologie e si fanno carico di pazienti meno complessi e che iniziano utilizzare i ‘Cpap'".

Macchinari Cpap per aiutare i pazienti a respirare

Per non aggravare la situazione di pazienti con un quadro clinico non particolarmente complesso e non ancora ricoverati in terapia intensiva, Gallera ha annunciato l’acquisto di ‘Cpap’ (Continuous Positive Airway Pressure), che aiutano i pazienti a respirare. "Secondo gli esperti – ha spiegato – i pazienti colpiti da Coronavirus possono avere bisogno di assistenza respiratoria, ma non per forza di un ricovero in terapia intensiva". Nei Cpap viene indotto ossigeno così da aiutare i pazienti a respirare senza che si spostino dalla Pneumologia.

Potenziati i posti in terapia intensiva

Regione Lombardia sta incrementando i posti in terapia intensiva dedicati ai malati di Coronavirus. "Già li avevamo portati a 140, ma ne stia recuperando altri nei blocchi operatori così da arrivare a circa 200 in modo da reggere un urto che sta crescendo", ha sottolineato Gallera.

La situazione di Crema

Dopo gli ospedali di Lodi e Cremona, andati in crisi nei giorni scorsi per l'alto afflusso di pazienti, è ora quello di Crema a rischiare di andare in difficoltà. "La situazione è al limite", ha avvertito l'Asst in una nota. Gallera ha detto che “è uno degli ospedali più sotto pressione, ma sta reagendo nel modo migliore. Possiamo quindi tranquillizzare sulla capacità di quell'ospedale di fare il proprio lavoro nel modo migliore grazie anche ai medici che stanno arrivando da altri ospedali”.

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