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Lodi, 28enne licenziata il primo giorno di lavoro perché grassa: “Non sei abbastanza agile”

Dopo un solo giorno di prova presso un punto vendita di una nota catena di calzature una ragazza di 28 di Lodi sarebbe stata licenziata poiché troppo grassa. La motivazione le è stata dall’agenzia interinale che aveva fatto il contratto. La responsabile del negozio però nega tutto: “Non è accaduto nulla, è stato montato un caso”
A cura di Chiara Ammendola
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Sarebbe stata licenziata perché grassa. La vicenda è accaduta ad Arianna Marchi, 28enne di Lodi, che circa due settimane fa ha trovato lavoro, tramite un'agenzia interinale di Crema, presso un punto vendita della catena Pittarello, nello specifico quello di Pieve Fissiriga. La ragazza, dopo aver superato alcuni colloqui, è stata assunta per un periodo di prova di sei giorni per un totale di 24 ore settimanali. Il primo giorno di prova Arianna inizia il suo turno, della durata di quattro ore, alle 16.30 circa e lo porta a termine alle 20.30, dopo aver eseguito quanto le viene detto dalla responsabile del punto vendita che la invita prima a mettere in ordine le scatole di scarpe provate dai clienti e poi a pulire il reparto del quale è responsabile. Come raccontato anche a noi di Fanpage.it, Arianna lascia il punto vendita al termine del suo turno senza che le venga detto nulla da parte dei responsabili: "Nessun richiamo, nessuno mi ha detto niente quando ero lì, ho fatto quello che dovevo fare", spiega la 28enne.

Non ho nulla da dire perché non è accaduto nulla

Una volta a casa però Arianna riceve un'amara sorpresa, una telefonata dell'agenzia interinale le comunica infatti l'immediato licenziamento poiché non ha superato il suo primo giorno di prova e la invita a presentarsi il giorno dopo presso la loro sede per parlare dell'accaduto poiché si tratta di una "questione delicata". Lì le viene detto che la responsabile del magazzino di Pieve ha sottolineato che la ragazza non è abbastanza agile per svolgere quel tipo di lavoro. Un modo implicito per sottolineare il suo peso eccessivo che come spiegato dalla stessa è di 90 chili, cosa che finora non le aveva mai creato problemi sul lavoro. "Inizialmente non volevo raccontare quanto accaduto – ha spiegato Arianna – è stata mia zia ad arrabbiarsi poiché indignata. Non voglio denunciare nessuno, voglio solo che non accada più una cosa del genere e che questa storia possa essere d'aiuto ad altre ragazze in futuro". Raggiunta da Fanpage.it la responsabile del negozio si è rifiutata di rilasciare qualunque dichiarazione sottolineando come non sia accaduto assolutamente nulla: "È stato montato un caso che non esiste", ha spiegato la donna.

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