Lo stilista Alviero Martini: “Aggredito in strada, Milano è in mano agli stranieri”
Lo stilista Alviero Martini è stato aggredito e rapinato da tre malviventi in via Fabio Filzi a Milano, nei pressi della stazione Centrale. L'episodio è riportato dal sito dell'inserto culturale de "Il Giornale", "Il Giornale off", dove è apparsa un'intervista allo stilista a firma di Micol Ronchi. Nell'articolo lo stilista Martini descrive l'episodio, accaduto in pieno giorno, alle 10.45, e denuncia la situazione di degrado che a suo dire Milano sta vivendo: "Quando negli anni Novanta mi sono innamorato di questa città e l’ho scelta come dimora, non era così. E non era così nemmeno due anni fa. Questo degrado va in qualche modo arginato, fermato. Questa immigrazione disordinata va bloccata a prescindere dall’etnia", spiega Martini nell'intervista.
A rapinare lo stilista tre malviventi dell'Est Europa
Ciò che più spaventa lo stilista è l'immigrazione all'interno della stessa Europa: "Non posso certamente mettermi a giudicare chi scappa da situazioni belligeranti come la Siria, ma quest’immigrazione dall’Est Europa? Non trovano lavoro a casa loro e quindi ritengono sia cosa buona e giusta venire a rubare qui?". Le parole di Martini sono dovute probabilmente al fatto che, secondo la descrizione da lui fatta dell'episodio – per il quale è stata sporta denuncia alla polizia – a rapinarlo sono state tre persone che parlavano con un marcato accento dell'Est Europa. I tre lo hanno minacciato con un coltellino: lo stilista indietreggiando è caduto. Alla fine il bottino dei rapinatori è stato ingente: i tre sono scappati con il portafogli con all'interno cento euro, un braccialetto e circa una ventina di orologi di marca che Martini stava portando a riparare.
Fortunatamente lo stilista non si è procurato grosse ferite nell'episodio, ma solo qualche contusione e un livido sul polso da cui i malviventi hanno sfilato il braccialetto. L'episodio però sembra averlo segnato profondamente: "È incredibile che possa succedere una cosa del genere alle 10.45 del mattino, in una zona della città così centrale e viva", spiega. In merito a come risolvere il problema dell'immigrazione incontrollata da lui denunciata, Martini non ha però una soluzione: "Personalmente io non sono in grado di indicare una via, ma questa piaga va fermata. Per i cittadini della città e per le attività commerciali che si ritrovano ormai ostaggio di comunità che non sembrano intenzionate a integrarsi".