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Lo speaker sbaglia l’ordine di arrivo dei cavalli e il giocatore butta la schedina vincente: sarà risarcito

A ottobre 2011 lo speaker dell’ippodromo di San Siro sbagliò a comunicare l’ordine di arrivo di una corsa di cavalli. Uno dei giocatori che aveva buttato la schedina, credendola perdente, ha fatto causa alla Trenno, che gestisce l’ippodromo: sarà risarcito.
A cura di Francesco Loiacono
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Il giudice di pace di Milano Caterina Bonasoro ha dato ragione a un giocatore che, nell'ottobre 2011, non aveva potuto riscuotere la sua vincita all'ippodromo di San Siro a causa di un errore dello speaker. La gara in questione era, come riporta il Corriere, il Premio Carlo Porta. Una gara combattuta, specie per il terzo posto, che si era infatti risolto al fotofinish con il cavallo Renaione davanti al purosangue Fausto per pochi centimetri. Un margine impossibile da vedere per gli spettatori, che si erano allora affidati allo speaker dell'ippodromo. Dagli altoparlanti, però, era arrivata una comunicazione sbagliata, con l'ordine di arrivo invertito: terzo Fausto, quarto Renaione. E allora, tutti i giocatori con in mano una schedina che credevano perdente, hanno buttato, si immagina con sconforto, la ricevuta della loro scommessa. Immaginatevi poi la loro faccia quando, tornati a casa, hanno potuto vedere il fotofinish in tv o pubblicato il giorno dopo sui giornali. Per molti, tutti quelli che avevano strappato e buttato il biglietto, non c'era più nulla da fare. Ma non così per il signor Dino Santoni, che si è rivolto a un avvocato e ha intentato una causa civile contro la società Trenno, che gestisce l'ippodromo di San Siro.

Dopo più di tre anni la sentenza

Dopo più di tre anni, finalmente è arrivata la decisione del giudice di pace, che ha riconosciuto "la lesione del diritto soggettivo alla vincita" e "il danno del mancato introito" non riscosso "a causa di una erronea proclamazione dell’ordine d’arrivo" ai danni di Santoni. Il quale, dopo molto tempo, potrà finalmente vedersi risarcito dei 510 euro mai riscossi, più tutti gli interessi maturati nel frattempo.

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