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Lo sfogo antirazzista del capotreno di Trenord: “Proteste se multo un bianco, applausi se è nero”

È diventato virale online lo sfogo di Marco Crudo, un capotreno di Trenord che ha denunciato il comportamento, a suo dire razzista, di molti passeggeri. “Se faccio la multa a un italiano tutti protestano, se la faccio a uno straniero vengono a stringermi la mano. Il mio lavoro non deve essere strumentalizzato, non lo accetto”
A cura di Simone Gorla
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"Questo video per dire che mi sono rotto i c.. dei razzisti che trovo tutti i giorni in giro sui treni". Inizia così lo sfogo di Marco Crudo, capotreno in servizio sulla linea regionale lombarda di Trenord che in un video pubblicato su Facebook ha voluto denunciare l'atteggiamento, a suo dire razzista, di molti viaggiatori. "Ogni volta che multo uno che parla italiano e ha la faccia bianca si alza un coro di avvocati difensori che dicono tutti la stessa str…: ‘gli extracounitari li fate viaggiare gratis'", racconta Marco ricordando: "Io controllo i biglietti non i passaporti. A pendolari e viaggiatori il capotreno rivolge una domanda: "Li controllate voi i biglietti ai passeggeri che credete siano extracomunitari. Non è detto che una persona con la pella bianca sia per forza italiana e chi ce l'ha di un altro colore necessariamente non lo sia", osserva.

Si arrabbiano se multo un italiano, mi stringono la mano se lo faccio con uno straniero

"Gli avvocati difensori che si arrabbiano quando faccio la multa alla povera ragazza italiana che non ha fatto in tempo a fare il biglietto", continua il capotreno, "poi sono gli stessi che mi danno la mano quando la multa la faccio a una persona che non parla italiano. Io continuo a dire a tutti che ad argomentazioni razziste non rispondo".  Quello che Marco denuncia è un clima di generale tensione, tra chi è "pro" o "contro" gli stranieri in cui ad andarci di mezzo è chi per lavoro dovrebbe limitarsi a controllare i biglietti e non chiedere al viaggiatore "da dove viene, perché ha quel colore della faccia e cosa è salito a fare sul mio treno". "Ricordo che dopo aver fatto la multa a una persona di colore una signora italiana mi ha dato del razzista, solo per aver fatto una multa a una persona che la meritava. Il mio lavoro non deve essere strumentalizzato, da un verso e dall'altro, sia da chi è razzista che da chi è contro il razzismo, io non lo accetto", conclude il capotreno.

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