Livigno, Pietro muore a 31 anni dopo una caduta dagli sci lungo la pista nera del Mottolino

Non c'è stato nulla da fare per il 31enne milanese Pietro Maria Pasqualone, morto sabato mattina dopo un incidente sulle piste da sci a Livigno, in provincia di Sondrio. L'uomo stava percorrendo la pista nera nel comprensorio sciistico del Mottolino quando intorno alle 10.30 ha perso il controllo degli sci ed è caduto a rovinosamente a terra: l'uomo che avrebbe battuto la testa su un cumulo di neve ghiacciata è stato soccorso immediatamente dai poliziotti-sciatori in servizio nel comprensorio sciistico, prima di essere portato via da un elicottero giunto da Bergamo sul posto in codice rosso. Le sue condizioni però sono apparse subito disperate e il 31enne è deceduto poco dopo il suo arrivo all'ospedale Morelli di Sondalo, probabilmente a causa del violento trauma cranico riportato durante la caduta.
Pietro non indossava il casco: avrebbe sbattuto la testa su cumulo di neve ghiacciato
Sulla vicenda ora, la Procura di Sondrio, guidata da Claudio Gittardi, ha aperto un’inchiesta. Al momento il magistrato di turno Stefano Latorre ha disposto la ricognizione cadaverica sul corpo di Pietro Maria Pasqualone, già effettuata ieri all’ospedale Morelli. Una tragica morte che segue i numerosi incidenti che si sono verificati nelle ultime settimane nella zona di Livigno, sulle piste da sci e accende nuovamente i riflettori sulla sicurezza di uno sport al quale si affacciano esperti e meno esperti e che non prevede l'obbligo per i maggiorenni di indossare il casco, come in questo caso è accaduto per il 31enne Pietro.