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Lettera con proiettili ai presidenti di Confindustria: la firma è dei Nuclei Proletari Lombardi

Hanno la stessa firma, quella dei Nuclei proletari lombardi, le lettere minatorie indirizzate al presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti e al presidente degli industriali di Bergamo Stefano Scaglia: entrambi sono stati posti sotto scorta dopo le minacce ricevute. Mentre sulla vicenda stanno indagando gli agenti della Digos di Bergamo mentre l’inchiesta è affidata al pm di Brescia Caty Bressanelli.
A cura di Chiara Ammendola
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Marco Bonometti (LaPresse)
Marco Bonometti (LaPresse)

"Questo è per te o qualcuno della tua famiglia. Qui non si scherza. Una bara in più non si nega a nessuno", recita così il testo di una delle lettere di minacce inviate a Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, al cui interno c'era un proiettile. Un testo simile è riportato nella lettera indirizzata al presidente degli industriali di Bergamo Stefano Scaglia, (recapitato alla sede dell'Eco) con un riferimento esplicito al Coronavirus: "Una bara in più non si nega a nessuno. Mai. O lui o un suo familiare. Sempre. Solo questo potrà ridare dignità a chi è morto sul lavoro. Dove non arriva il Covid arriviamo noi". Entrambi sono stati messi sotto scorta.

Sulle minacce indaga la procura: esaminate anche le minacce sui social

Su entrambi i casi è stato aperto un fascicolo in Procura affidata al pm di Brescia Caty Bressanelli: le minacce potrebbero infatti essere legate alla posizione assunta da Bonometti in merito alla chiusura della zona rossa di Alzano e Nembro. Bonometti era stato sentito nelle scorse settimane dai pubblici ministeri che indagano sulla mancata zona rossa in Val Seriana, durante il periodo di piena emergenza Covid all'inizio di marzo. Bonometti aveva riferito che Confindustria era contraria alla zona rossa, ma ha negato qualsiasi pressione sulla giunta regionale e sul governo per bloccare il provvedimento. Gli agenti della digos di Bergamo stanno esaminando tutte le minacce apparse su Facebook, su cui lo stesso Scaglia aveva presentato un esposto nelle scorse settimane.

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