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Legnano, accordo per salvare la Franco Tosi: nuova vita per la storica fabbrica di turbine

Mancano solo il nulla osta del ministero dello Sviluppo economico e le firme, ma l’accordo che dovrebbe salvare gli stabilimenti della Franco Tosi di Legnano è stato trovato. La storica azienda metalmeccanica lombarda, che dal 1881 ha prodotto motori, turbine e macchinari per l’industria italiana, continuerà a produrre anche nei prossimi anni.
A cura di Simone Gorla
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Non c'è ancora l'ufficialità, ma sembra ormai vicina una soluzione nell'intricata vicenda che ha portato alla crisi della Franco Tosi Meccanica, la storica azienda metalmeccanica di Legnano fondata nel 1881, produttrice di turbine e motori, e protagonista della vita industriale lombarda e italiana per quasi un secolo e mezzo.

Trovato l'accordo per salvare la storica fabbrica di turbine

Per sancire la conclusione positiva della trattativa tra il commissario straordinario Andrea Lolli e l’imprenditore brianzolo Alberto Presezzi, che nel 2015 ha acquistato il ramo d'azienda promettendo di lasciare la produzione a Legnano, manca solo il nulla osta del ministero dello Sviluppo economico. L' accordo è stato validato anche dal Comitato di sorveglianza della procedura di amministrazione straordinaria e il futuro degli stabilimento legnanesi di piazza Monumento dovrebbe essere così preservato. La proposta di acquisto dell’area sarà pubblicata online e dopo 50 giorni sarà possibile procedere con il rogito. Secondo quanto riportato da Il Giorno, la vendita delle aree dovrebbe concludersi attorno ai 4 milioni di euro.

La Franco Tosi è un pezzo di storia dell'industria italiana

Dagli stabilimenti della Franco Tosi, nel corso della sua lunga vita, sono usciti pezzi che hanno fatto la storia dell'industria. Nel 1883 furono realizzati i macchinari di una centrale elettrica installata nel centro di Milano (all'epoca la terza al mondo). Una motrice a vapore prodotta alla fine dell'Ottocento è conservata al museo della Scienza e della Tecnologia di Milano nella centrale termoelettrica "Regina Margherita". Nel 1907, prima in Italia, avviò la produzione industriale di motori diesel, avvalendosi del lavoro di Ettore Maserati che avrebbe poi fondato l'omonima casa automobilistica. L'ascesa dell'azienda non si è mai fermata, passando attraverso le due guerre mondiali. Negli anni Settanta, quando ha raggiunto il massimo sviluppo, la Franco Tosi impiegava circa 6 mila lavoratori. A partire dagli anni Ottanta è iniziata la crisi che ha portato progressivamente alla perdita di competitività e posti di lavoro, con una girandola di cessioni e passaggi di mano. Il 25 luglio 2013 il Tribunale fallimentare di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza e messo la società in amministrazione straordinaria. Nel giugno 2015 il gruppo Presezzi ha acquistato il ramo d'azienda relativo alla gestione della Franco Tosi Meccanica, prendendo possesso dei beni strumentali, del marchio "Franco Tosi" e dei brevetti.

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