Legnano, ragazzo aggredito con l’acido dall’ex fidanzata: rischia di perdere un occhio
Grave aggressione nella serata di ieri a Legnano, in provincia di Milano. Un ragazzo di 30 anni è rimasto ustionato dopo essere stato colpito con dell'acido. Responsabile dell'aggressione l'ex fidanzata del giovane, una donna di 38 anni. L'episodio, come riportato dall'Azienda regionale emergenza urgenza, è avvenuto attorno alle 21.30 in via dei Pioppi, all'altezza del civico 15. Sul posto posto sono intervenuti polizia e carabinieri, oltre a un'ambulanza e a un'automedica inviati dall'Areu. Il ragazzo è stato soccorso dal personale paramedico ed è stato trasportato in codice giallo all'ospedale di Legnano. È stato colpito al volto e al torace, riportando gravi ustioni di terzo grado. Secondo fonti mediche rischia di perdere l'uso dell'occhio destro.
L'ex fidanzata non accettava la fine della relazione
Stando a quanto ricostruito al momento dai carabinieri, alla base dell'aggressione ci sarebbero motivi passionali. L'ex fidanzata del giovane non aveva mai accettato la fine della loro relazione: ieri sera i due si sono incontrati, forse per un ennesimo chiarimento. A un certo punto però la donna ha rovesciato un flacone di acido addosso all'ex ragazzo, rimanendo a sua volta ustionata alle mani. Subito dopo l'episodio la responsabile del grave gesto si è allontanata dal luogo dell'aggressione e si è presentata alla caserma dei carabinieri di Legnano per costituirsi. La donna è stata prima portata al pronto soccorso, dove i medici le hanno medicato le ustioni di secondo grado alle mani, poi è stata arrestata con le accuse di atti persecutori e lesioni personali gravissime: si trova ora in carcere.
I precedenti: la banda dell'acido di Boettcher-Lovato
L'episodio di ieri sera richiama inevitabilmente alla memoria le aggressioni compiute dalla cosiddetta "banda dell'acido", formate dalla ex coppia Alexander Boettcher e Martina Levato e dal complice Andrea Magnani. I tre si sono resi responsabili di una serie di aggressioni a Milano nel corso del 2014 nelle quali rimasero sfigurati due ragazzi, Pietro Barbini e Stefano Savi, quest'ultimo vittima di uno scambio di persona: l'obiettivo della "banda" era infatti quello di "punire" dei ragazzi con i quali Levato, all'epoca legata in una relazione sentimentale morbosa e distorta con Boetccher, aveva avuto dei rapporti.