Legionella, l’ordinanza del sindaco di Bresso: “Lavatevi. Con acqua a 65 gradi”
È passato poco più di un mese da quando il virus della legionella, divenuta famosa dopo i primi 6 contagi di Bresso, si era poi diffuso anche a Milano città. Mentre nella provincia milanese si era attuato il piano anti-legionella, nella zona nord-est, la Procura raccoglieva una serie di rapporti su altri tre casi di contagio risalenti al novembre dello scorso anno, dove furono colpiti una donna di 77 anni con la figlia di 47, e il vicino di casa di 78, tutti provenienti dal quartiere Niguarda. Dopo numerosi controlli e diversi inviti di allerta all'utilizzo dell’acqua e a tutte le fonti di questa, dato che il batterio si trova prevalentemente negli ambienti acquatici naturali e artificiali, in particolare nelle zone tra Niguarda, Bresso e Cinisello Balsamo, molte persone hanno smesso di usufruire di fontanelle pubbliche, e non solo: in casa l’acqua si beve esclusivamente dalla bottiglia e al lavoro si evita di stare troppo vicini agli impianti di condizionamento.
L'ordinanza del comune di Bresso
E così il primo cittadino di Bresso che ha inviato ai suoi abitanti un messaggio "particolare" : il Comune, infatti, ha emanato un'ordinanza con una serie di divieti, tra cui l'invito ai bressesi a lavarsi ad almeno 65 gradi centigradi. È preferibile scottarsi? A quanto pare sì, ma il Comune conferma “E’ per il bene dei cittadini”. In particolare, nel provvedimento del Comune, si legge: "L'Asl ha effettuato 28 prelievi sul territorio e presso le abitazioni: 24 sono negativi al batterio e solo quattro sono positivi. Benché nelle ultime tre settimane non ci siano stati nuovi casi segnalati, preferiamo essere prudenti e preventivamente invitiamo gli amministratori a elevare la temperatura di distribuzione dell'acqua calda oltre i 65 gradi, facendola scorrere per mezz'ora al fine di eliminare il batterio. Vi invitiamo a fare attenzione a non scottarvi!".
