Legge sul consumo di suolo, battaglia tra maggioranza e opposizione

Primo via libera, tra le proteste, alla nuova legge sul consumo del suolo in Regione Lombardia. La maggioranza di centrodestra ha infatti bocciato in blocco, con un singolo voto, i 1300 emendamenti presentati dall'opposizione, chiedendo e ottenendo il voto del progetto di legge che martedì 11 novembre arriverà in Consiglio regionale. La discussione di lunedì al Pirellone è avvenuta tra i fischi dei grillini, che si erano muniti di fischietti, e senza l'opposizione, che ha abbandonato per protesta la seduta. A far infuriare il centrosinistra le modalità di discussione adottate dal presidente della commissione regionale Territorio, il leghista Alessandro Sala, che ha sfruttato la piena discrezionalità sulla scelta del sistema di voto di cui beneficia secondo il Regolamento regionale per evitare di discutere e votare, uno per uno, gli emendamenti presentati, impedendo di fatto all'opposizione di modificare una legge molto contestata. "Quella che si è verificata è una forzatura inaccettabile che crea un pericoloso precedente e che toglie ogni voce alle opposizioni", hanno attaccato Lucia Castellano di Patto civico e Jacopo Scandella del Pd. Replica il relatore del progetto di legge, Sala: "Sul consumo di suolo servono misure urgenti in tempi rapidi; per questo ho voluto superare ogni tentativo di ostruzionismo facendo sì che la legge possa andare al voto dell’aula martedì prossimo".
Battaglia tra maggioranza e opposizione
Motivo del contendere è il progetto di legge 140 sul consumo di suolo, inizialmente proposto dall'assessore Viviana Beccalossi ma poi più volte modificato – secondo l'opposizione "stravolto" – dalla maggioranza guidata dal presidente Roberto Maroni. Secondo il centrosinistra si tratta di "un colossale regalo a costruttori e immobiliaristi". Sotto accusa, in particolare, la norma che rinvia di tre anni il vincolo sui progetti edilizi già esistenti, circa 600 milioni di metri quadri di aree edificabili, e anche la possibilità in futuro di costruire su terreni agricoli, a patto che in cambio siano ripristinate a verde aree in precedenza urbanizzate. Legambiente parla di vittoria della lobby del cemento e di una "legge in cui il contenimento del suolo compare solo nel titolo, ma è completamente sconfessato nello svolgimento". Da Palazzo Marino è arrivato anche il commento del vicesindaco Ada Lucia De Cesaris: "La Lombardia non merita questo trattamento. Si discuta e si dia a tutti la possibilità di un confronto". E per la discussione in Consiglio regionale della prossima settimana emerge la possibilità che le minoranze giochino il "jolly", ossia la possibilità, prevista anche dallo statuto, di impedire un dibattito contingentato, allungando a dismisura i tempi.