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Legge 104 e scuola: Sondrio guida la classifica dei bidelli e tecnici che usufruiscono dei permessi

Sondrio è la provincia italiana con la percentuale più alta di personale scolastico non docente che usufruisce dei permessi previsti dalla legge 104, che consente a genitori, famigliari e conviventi di persone con gravi handicap di assisterle. Tra le regioni il primato spetta alla Liguria.
A cura di Francesco Loiacono
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La legge 104 del 1992 è una delle norme più all'avanguardia in Europa, che regola diversi aspetti riguardo l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Tra gli aspetti normati dalla legge, che è stata modificata più volte nel corso del tempo, c'è anche quello relativo ai permessi lavorativi retribuiti (tre giorni al mese) di cui genitori, famigliari fino al secondo grado e conviventi delle persone con handicap possono usufruire per assistere i loro cari (a questo link è spiegato a chi spettano i permessi).

A Sondrio la più alta percentuale di personale Ata che usufruisce dei permessi

Adesso il quotidiano "La Repubblica" ha pubblicato una classifica relativa alla frequenza dell'utilizzo di tali permessi da parte di una particolare categoria lavorativa, cioè il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola. Si tratta, in sostanza, di tutto il personale non docente che lavora nelle scuole italiane: assistenti amministrativi, segretari, bidelli e tecnici di laboratorio. Dalla classifica emerge che la provincia italiana col più alto numero di personale Ata impegnato nell'assistenza di un familiare malato è Sondrio: qui il 34 per cento di amministrativi e tecnici usufruisce dei permessi previsti dalla legge 104. Belluno, provincia veneta che dista solo 400 chilometri da Sondrio, chiude invece la classifica con il 9 per cento del personale Ata che usufruisce dei permessi. Il podio, dopo Sondrio, è completato dalle province di Oristano (29 per cento) e Ragusa (28 per cento).

Tra le regioni è la Liguria a detenere il primato

Se ci si sposta sul piano regionale, il primato spetta alla Liguria, col 25 per cento del personale che usufruisce di permessi, seguita dall'Umbria col 21 per cento. In media, la categoria del personale Ata usufruisce dei permessi ex 104 per il 17 per cento: a Sondrio quindi il numero di chi usufruisce dei permessi è circa il doppio della media nazionale. I dati in sé rappresentano solo una curiosità e restituiscono la fotografia di un Paese in cui sono le regioni del Nord quelle dove aumenta il bisogno di cure alle persone malate. Si assume, naturalmente, che un divario così alto tra le diverse province non sia dovuto ad abusi nella concessione dei permessi, quanto piuttosto a una maggiore elasticità delle commissioni mediche di concederli.

Resta un problema: la legge di stabilità del 2015 ha introdotto una norma che rende impossibile per le scuole sostituire il personale Ata che si assenta a causa della legge 104. Col risultato di creare grossi disagi a tutti i presidi: "Gli insegnanti possono essere sostituiti più facilmente ma il personale Ata no – ha detto al quotidiano "La Repubblica" Giorgio Rembado, che presiede l'Associazione nazionale dei presidi – E il lavoro di chi si assenta in quei giorni va ripartito tra i colleghi in servizio: un danno per i singoli e per la scuola".

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