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Lecco, uccise le tre figlie a coltellate mentre dormivano: Edlira torna in semi libertà dopo 5 anni

Nella notte tra l’8 e il 9 marzo del 2014 uccise a coltellate le tre figlie di 13, 10 e 3 anni. Ora, a distanza di poco più di 5 anni, Edlira Copa è tornata in semi libertà. La donna che oggi ha 42 anni stava affrontando un percorso di riabilitazione all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere poiché ritenuta totalmente incapace di intendere e di volere.
A cura di Chiara Ammendola
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Simona, Sidny e Keisi, le tre sorelle uccise dalla madre Edlira Copa
Simona, Sidny e Keisi, le tre sorelle uccise dalla madre Edlira Copa

A più di cinque anni da quella notte nella quale uccise le sue tre figlie mentre dormivano, Edlira Copa è tornata in libertà, anche se parziale. Condannata ad affrontare un percorso di riabilitazione di dieci anni nell'ex ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere, dal 1° giugno scorso si trova in semi libertà, ospite di una struttura protetta della provincia di Lecco, così come riportato da IlGiorno.it. Era la notte tra l'8 e il 9 marzo 2014, quando l'allora 37enne Edlira colpì con decine di coltellate le figlie Simona, Keisi e  Sidny di rispettivamente 13, 10 e 3 anni, mentre dormivano nei loro letti: un raptus di follia che la donna raccontò alla vicina di casa alla cui porta suonò poco dopo dicendo: "Le mie bambine non ci sono più", "Dove sono, Edla, sono partite? Sono in Albania?", "No, le ho uccise". Un triplice omicidio per la quale Edlira, di origini albanesi e residente a Lecco, non è stata condannata pur avendolo ammesso dal principio: durante le indagini infatti una perizia l'ha riconosciuta totalmente incapace di intendere e volere.

Secondo quanto emerso durante le lunghe indagini, la donna si era appena separata dal marito Bashkim Dobrushi, dal quale aveva avuto le tre figlie, che proprio il pomeriggio precedente alla strage era tornato in Albania per presentare alla famiglia la nuova fidanzata. Adlira, secondo quanto aveva raccontato l'allora procuratore Walter Mapelli, aveva paura che le figlie potessero finire in strada a causa delle ristrettezze economiche della famiglia al tempo. La donna infatti, come aveva poi spiegato anche la madre, non aveva un lavoro fisso ma svolgeva dei piccoli lavoretti coi quali riusciva a mantenere le figlie e "senza l'aiuto del marito aveva paura di rimanere sola". "L’ho fatto per evitare che le mie figlie finissero male", disse all'epoca Edlira. "Un ragionamento assurdo con una sua logica, folle sì, ma consequenziale", il commento di Mapelli.

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