Lecco, uccise a coltellate le sue tre figlie: assolta perché incapace di intendere
La 38enne Edlira Copa, la donna che a marzo dello scorso anno a Lecco uccise le sue tre figlie di 13, 10 e 3 anni, è stata assolta perché "totalmente incapace di intendere e volere". Lo ha deciso il giudice per l'udienza preliminare Massimo Mercaldo sulla base di una perizia psichiatrica che ha certificato un vizio totale di mente per la donna. Il gup ha però disposto per Copa la reclusione per 10 anni all'interno dell'ex Ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, dove la 38enne è già ricoverata.
Le tre figlie uccise mentre dormivano
Nella notte dell'8 marzo del 2014 Edlira Copa, di nazionalità albanese, colpì con numerose coltellate le sue tre bambine mentre dormivano. Sidnei, 3 anni, e Keisi, di 10 anni, non ebbero neanche il tempo di accorgersi di ciò che stava accadendo. La più grande, invece, la 13enne Simona, provò invano a difendersi. A scatenare il raptus di follia della loro madre, che secondo gli psichiatri era già gravemente malata prima di compiere il triplice delitto, la recente separazione dal marito, Bashkim Dobrushi. Proprio il giorno prima della strage l'uomo era partito in auto fino a Bari, dove insieme alla sua nuova compagna si era imbarcato per Durazzo, in Albania, per presentarla alla famiglia.
Edlira Copa, affetta da "psicosi paranoide acuita dai problemi personali preesistenti", aveva paura per il futuro delle sue bambine, temendo che potessero finire in strada. Da qui l'assurda decisione di ucciderle. Qualche ora dopo il triplice omicidio la donna aveva reso piena confessione agli inquirenti, affermando di aver agito in quanto sola e abbandonata dal marito.