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Le nutrie invadono le campagne lombarde: 700mila esemplari, la Regione lancia l’allarme

Campagne lombarde messe in ginocchio dall’invasione delle nutrie. Secondo le stime in Lombardia sono circa 700mila gli esemplari del roditore che provoca gravi danni alle coltivazioni. Regione Lombardia chiama in causa il governo e chiede un piano nazionale e fondi per risolvere il problema. “Le campagne delle province di Cremona, Brescia, Mantova, Lodi e Pavia sono invase da questo roditore che, quando va bene, riusciamo solo a contenere”, denuncia l’assessore Fabio Rolfi.
A cura di Redazione Milano
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Un'invasione che rischia di mettere in ginocchio agricoltori, consorzi e amministratori locali. Le campagne lombarde si trovano ad affrontare l'emergenza nutrie. Secondo le stime in Lombardia sono circa 700mila gli esemplari del roditore. Oltre 43mila nella provincia di Milano, 22mila a Bergamo, a Lodi 104mila, Pavia 110mila, Cremona 120mila, Brescia 139mila, Mantova 168mila. Numeri molto alti che mettono in allarme anche la Regione, che chiama in causa il governo.

Emergenza nutrie: in Lombardia 700mila esemplari

"La nutria continua a fare danni enormi in pianura padana", ha denunciato Fabio Rolfi, assessore ad Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi. "Le campagne delle province di Cremona, Brescia, Mantova, Lodi e Pavia sono invase da questo roditore che, quando va bene, riusciamo solo a contenere. Le forze messe in campo da Regione, province, comuni e volontari non bastano più. Servono un piano e dei fondi nazionali. È ora che il governo si dia una mossa. Ora il problema non è più rinviabile".

La Regione chiede aiuto al governo: servono piano e fondi nazionali

"Scriverò, nuovamente, ai ministri competenti, Agricoltura e Sanità – ha aggiunto l'assessore – per chiedere di istituire un fondo specifico volto a sostenere i piani di contenimento regionali e le attività di sperimentazione e ricerca. Il tutto non può essere sulle spalle degli enti locali e dei volontari. Il problema è fuori controllo e solo in Lombardia servono almeno 2 milioni di euro per condurre un'azione efficace". L'assessore ha spiegato che sono stati fatti accordi provinciali, per sostenere i Comuni e i volontari e "promosso il coinvolgimento attivo degli enti parco, in modo tale che l'attività di contenimento della nutria non si fermi ai confini delle aree protette".

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