Lavoravano in Svizzera ma in Italia erano invalidi: denunciati in 18 a Varese

Gli imbroglioni sono stati scoperti dalla guardia di Finanza di Varese, grazie alla operazione ‘Effata' della Compagnia di Luino, già avviata nel 2013, con la quale sono stati verificati i nomi dei 18 nelle liste dei beneficiari di invalidità dell'Inps. La verifica ha così consentito e assicurato che si trattassero di veri e propri truffatori. Tutti, infatti, godevano di un regolare permesso di lavoro da idraulico, muratore o piastrellista, e risultavano essere assunti come dipendenti frontalieri in alcune imprese della vicina Svizzera. Grazie ad Effata, si è anche arrivati a rintracciare i medici, in totale tre, coinvolti ovviamente per aver rilasciato ai finti malati dei falsi certificati medici, dimostranti altrettanto finti handicap, che sono stati immediatamente denunciati per falso ideologico e falsa perizia. Subito le Fiamme gialle hanno provveduto al sequestro di quasi 66mila euro dalla tasche degli indagati, mentre, nel contempo, è stata avviata per tutti i truffatori una bella denuncia per i reati di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato, reato punito con la reclusione da sei mesi a tre anni, ed ,truffa aggravata ai danni dello Stato la cui punizione prevede la reclusione da uno a cinque anni e la multa da 309,87 euro a 1549,37 euro.
Non è comunque la prima volta che a Varese vengono scoperti finti invalidi: come raccontò Adnkronos già lo scorso febbraio, infatti, vennero fermati 5 uomini, tra cui una finta cieca, che spacciandosi per malati avevano rubato dalla casse dello Stato un bel bottino da 280 mila euro.