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Ladro ucciso a fucilate a Casaletto Lodigiano: a processo il ristoratore Mario Cattaneo

Mario Cattaneo, l’oste di Casaletto Lodigiano che il 10 marzo dello scorso anno sparò verso un ladro che era entrato nel suo locale, uccidendolo, dovrà affrontare un processo. Il 68enne è stato rinviato a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare Isabella Ciriaco con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa.
A cura di Francesco Loiacono
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Mario Cattaneo con Matteo Salvini
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Mario Cattaneo, l'oste di Casaletto Lodigiano che il 10 marzo dello scorso anno sparò verso un ladro che era entrato nel suo locale, uccidendolo, è stato rinviato a giudizio. Lo ha deciso il giudice per l'udienza preliminare Isabella Ciriaco. Cattaneo, che inizialmente era stato indagato per omicidio volontario, ipotesi di reato poi derubricata, dovrà difendersi a processo dall'accusa di eccesso colposo di legittima difesa. Dal fucile dell'oste 68enne, titolare del del bar-ristorante "Osteria dei amis", il 10 marzo 2017 partì un colpo che raggiunse alla schiena il 32enne Petre Ungureanu, cittadino romeno che era entrato nel locale del 68enne assieme a due complici con l'intenzione di compiere un furto. Fin da subito la vicenda aveva diviso l'opinione pubblica tra colpevolisti e innocentisti: in prima fila tra questi il leader della Lega Matteo Salvini, che della legittima difesa "estesa" e con pochi vincoli ne ha fatto da sempre uno dei punti fermi del suo operato, tanto da inserirla anche nel "contratto di governo" col MoVimento 5 stelle che però è stato bloccato dalla crisi istituzionale in atto per la formazione del governo. Pochi giorni dopo l'episodio Salvini era andato a cena proprio dal ristoratore, affermando: "Ha difeso se stesso, la sua famiglia e i suoi nipotini: non merita un processo, ma comprensione e solidarietà”.

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