Ladro bloccato in flagrante da sindaco e vigili torna in libertà: errore nell’arresto
È stato un errore nella procedura dell'arresto a far tornare in libertà – ma con una denuncia a suo carico – un 18enne di nazionalità marocchina, autore di un furto in un'abitazione. L'episodio, riportato dal Corriere della sera, è avvenuto a Torre Boldone, comune della Bergamasca il cui sindaco, Claudio Sessa, è particolarmente attento al tema della sicurezza. Ed è stato infatti proprio il sindaco, insieme agli uomini della polizia locale, a inseguire e "catturare" giovedì mattina, intorno alle 8, il ladro.
Ladro bloccato in flagrante da sindaco e vigili torna in libertà: errore nell'arresto
La segnalazione del furto era partita dalla padrona di un appartamento in via Palazzolo, a Torre Boldone, che aveva sentito rumori sospetti in casa. All'interno vi si era introdotto il giovane marocchino, che era poi fuggito da una finestra con la refurtiva: un computer e alcuni gioielli. Sulle tracce del ladro si erano subito messi il sindaco Sessa e i vigili: l'inseguimento, tra varie traversie, è terminato in un comune vicino, a Ranica, proprio in un condominio in cui abita la figlia del sindaco. Qui, però, è avvenuto il pasticcio: i vigili, non sapendo se potevano compiere l'arresto in un comune diverso da quello di appartenenza, hanno portato il 18enne, senza manette e senza notificargli l'arresto, nella più vicina caserma dei carabinieri, ad Alzano Lombardo.
Ai militari i vigili hanno chiesto consigli sul da farsi. I carabinieri hanno a loro volta chiamato il magistrato di turno, ma solo tre ore dopo l'arresto: e il pubblico ministero non ha potuto che constatare come gli estremi della flagranza di reato fossero svaniti, ordinando dunque di rimettere in libertà il giovane ladro dopo averlo denunciato a piede libero per furto.