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Ladri acchiappafantasmi, sorpresi a rubare si giustificano: “Eravamo a caccia di spettri”

È accaduto la scorsa notte a Zeme Lomellina, in provincia di Pavia. CInque uomini si sono introdotti, armati, nella casa di campagna disabitata di un impiegato 50enne residente a Milano. Sorpresi dai carabinieri, hanno cercato di giustificarsi, ma sono stati denunciati.
A cura di Francesco Loiacono
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Forse non avevano gli "zaini protonici" dei protagonisti del film Ghostbusters, ma erano comunque armati "contro gli spettri". Si tratta dei cinque uomini denunciati venerdì notte dai carabinieri a Zeme Lomellina, in provincia di Pavia. I cinque sono stati sopresi a rubare all'interno di una casa di campagna disabitata, di proprietà di un impiegato 50enne residente a Milano. I carabinieri li hanno scoperti in flagrante, con alcuni oggetti che stavano cercando di sottrarre: due lampade da tavolo a olio, un quadro di un pittore contemporaneo e una canna di fucile calibro 12.

Quello che è accaduto dopo, però, è stato per lo meno insolito: i cinque uomini hanno tentato di giustificarsi dicendo: "Siamo entrati a caccia di fantasmi". Una versione che hanno portato avanti anche per spiegare il motivo degli oggetti che avevano con sé: servivano, a loro dire, per difendersi nell'eventualità di incontrare gli spettri. I loro tentativi non sono bastati però a convincere i carabinieri. I cinque, così, sono tutti stati denunciati per furto: si tratta di due uomini di 33 e 36 anni residenti in paesem due di 35 e 50 anni che abitano nella vicina Mede e di un 41enne di Gattinara, in provincia di Vercelli.

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