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Lacchiarella, operaio trovato morto in un capannone con il volto trafitto da una pistola sparachiodi

Un operaio di 50 anni è stato trovato senza vita in un capannone a Lacchiarella, nel Milanese, con una grave ferita al volto. È stato il titolare dell’azienda, che produce bancali, a chiamare i soccorsi dopo aver visto il lavoratore riverso a terra. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Abbiategrasso. L’ipotesi prevalente è quella di un tragico incidente. Secondo quanto appreso da Fanpage.it, l’uomo si sarebbe ferito al volto, forse per una fatalità, con una pistola sparachiodi. Tuttavia al momento nessuna ipotesi è esclusa e proseguono le indagini delle forze dell’ordine. L’Ats ha avviato accertamenti in materia di sicurezza sul lavoro, anche per chiarire se l’azienda avesse l’autorizzazione per restare aperta dopo le disposizioni per contenere l’emergenza coronavirus.
A cura di Simone Gorla
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immagine di repertorio
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Mistero sulla morte di un operaio di 50 anni, trovato senza vita all'interno di un magazzino a Lacchiarella, nel Milanese, nel pomeriggio di ieri, giovedì 2 aprile. L'uomo si trovava nella zona industriale della cittadina all'interno degli spazi di un'azienda che produce bancali in legno. È stato il titolare a chiamare i soccorsi, attorno alle 16.10, dopo aver trovato il lavoratore a terra e con un grave ferita al volto.

Operaio trovato morto in un capannone a Lacchiarella

Sul posto sono arrivate un'automedica da Milano e un'ambulanza della croce viola di Rozzano. Quando i paramedici sono sopraggiunti, però, per l'uomo non c'era più niente da fare. Lo hanno trovato in una pozza di sangue e hanno potuto solo constatare il decesso. Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso e della stazione di Lacchiarella, che hanno svolto i rilievi del caso.

Ferito al volto da una pistola sparachiodi, forse una fatalità

Non è ancora chiaro come il 50enne, un cittadino romeno da tempo residente nel Milanese, abbia riportato la ferita al capo che gli è stata fatale. Stando alle prime informazioni, l'ipotesi prevalente è quella di un tragico incidente sul lavoro. L'uomo, secondo quanto appreso da Fanpage.it, si sarebbe ferito al volto, forse per una fatalità, con una pistola sparachiodi. Tuttavia al momento nessuna ipotesi è esclusa e proseguono le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. I colleghi dell'uomo saranno sentiti e anche l'Ats di Milano ha avviato una serie di controlli in materia di sicurezza sul lavoro, per verificare se la vittima fosse regolarmente assunta e anche per accertare se l'azienda avesse l'autorizzazione per restare aperta dopo le disposizioni per contenere l'emergenza coronavirus.

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