Strage di Como, Faycal incendia casa e uccide i 4 figli. La vicina: “Gridavano papà…”
Siff, Saphina, Sahar e Sophia. Il primo, l'unico maschio, di undici anni. Le sorelline avevano tre, sette e cinque anni. L'ultima ha lottato fino fine, ma in serata è morta anche lei. Ieri Faycal Haitot, 49 anni, ha incendiato l'appartamento dove viveva insieme ai quattro figli e si è barricato dentro accatastando mobili e altri oggetti davanti al portone d'ingresso. Un terribile gesto per togliersi la vita in cui sono rimasti uccisi anche i piccoli. ‘Urlavano disperatamente papà…', ha raccontato la vicina di casa, la prima a dare l'allarme ai vigili del fuoco. I medici del 118 hanno cercato di rianimare i bimbi sul posto, poi li hanno trasferiti d'urgenza in ospedale. Ma nessuno di loro è riuscito a sopravvivere all'intossicazione da fumo provocata dall'incendio appiccato dal padre. L'unica della famiglia a salvarsi è stata la madre, che è ricoverata da tempo in una struttura psichiatrica della zona per una forte depressione. Faycal Haitot non aveva più soldi, era disoccupato da poco e non poteva cercare lavoro perché era l'unico a dover badare ai figli piccoli.
Como, i bimbi non andavano più a scuola
I bimbi neanche andavano più a scuola, come ha confermato una conoscente, perché il padre non riusciva a pagare loro l'autobus per andare a Como. Tutti gli spostamenti della famiglia erano difficilissimi perché la macchina, ormai senza carburante e senza assicurazione, non veniva toccata da settimane. Faycal, ex tuttofare, ex lavapiatti, temeva che gli assistenti sociali gli portassero prima o poi via i figli che non riusciva più a mantenere. "Questa è una storia di miseria, da tutti i punti di vista, che si conclude nel modo peggiore possibile", ha commentato il sindaco di Como, Mario Landriscina.