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La tessera fedeltà “a Gesù” per essere ammessi ai Sacramenti: il caso a Lurate Caccivio

A Lurate Caccivio, nel Comasco, i bambini che vogliono ricevere i sacramenti devono collezionare dei timbri su un’apposita tessera fedeltà. L’idea è del parroco del paese: se non si raggiungono i due terzi delle presenze i bimbi non potranno ricevere i sacramenti né frequentare l’anno successivo di catechismo. Non mancano le polemiche: “Poi sono le altre religioni ad essere estremiste”, ha scritto un residente.
A cura di Redazione Milano
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La tessera fedeltà della parrocchia di Lurate Caccivio (dal gruppo Facebook "Sei di Lurate Caccivio se...")
La tessera fedeltà della parrocchia di Lurate Caccivio (dal gruppo Facebook "Sei di Lurate Caccivio se…")

Una tessera fedeltà "a Gesù" per essere ammessi ai Sacramenti. Accade a Lurate Caccivio, paese di circa diecimila abitanti in provincia di Como. A sollevare il caso è stato un post apparso sul gruppo Facebook "Sei di Lurate Caccivio se…", nel quale un residente del paese ha pubblicato la foto della strana "tessera a punti". L'idea è stata del parroco don Angelo Fontana: alla fine di ogni Messa e di ogni lezione di catechismo ogni bambino deve presentare questa tessera ai propri responsabili (catechisti, diaconi o al sacerdote), che vi appongono un timbro. Chi non arriva ai due terzi di presenze non potrà iscriversi alla catechesi per l'anno successivo, né ricevere i sacramenti. Se si segue la messa altrove, bisognerà farsi siglare la tessera punti dal sacerdote che ha celebrato la funzione.

Il cittadino che ha pubblicato la foto su Facebook ha commentato ironicamente: "La tessera fedeltà, dove apporre i timbri per la frequenza alla messa mi mancava.. Poi sono le altre religioni ad essere estremiste..". Il post ha generato decine di commenti e una discussione anche aspra, tanto che gli amministratori del gruppo hanno preferito chiudere il post per evitare che degenerasse. Tra i commenti, molti criticano la decisione del parroco ma qualcun altro lo difende, ricordando come iniziative simili siano state già prese anche in passato, senza suscitare troppe polemiche. D'altronde, all'epoca probabilmente non esistevano gli smartphone e i social network.

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