La pensionata Anna Forni confessa l’omicidio dell’anziano fratello: concessi i domiciliari
Un omicidio che ha commesso, ha confessato, per alleviare le sofferenze dell'anziano fratello Alberto. Quest'ultimo avevo provata a togliersi la vita ingerendo diversi farmaci, un mix che secondo lui non avrebbe dovuto lasciargli scampo. A vegliarlo c'era la sorella, Anna Forni, 70 anni. Non vedendolo morire, avrebbe deciso di ucciderlo lei stessa soffocandolo con un lenzuolo e poi con un sacchetto di plastica stretto al collo. Il 25 gennaio scorso la pensionata si è presentata alla caserma dei carabinieri di Sondrio e ha confessato di avere ucciso il fratello 80enne. Ieri pomeriggio la donna è stata scarcerata su disposizione del giudice Carlo Camnasio, che ha accolto la richiesta dei legali difensori della donna, gli avvocati Paolo e Nicola Marchi. Alla Forni, che era reclusa nel carcere di Bassone di Como, sono stati concessi i domiciliari, misura alla quale non si è opposta neanche la pm Maria Lina Contaldo.
Sono ancora attesi i risultati dell'autopsia. Se, infatti, dovessero provare che a causare la morte dell'anziano siano state soprattutto le medicine oppure addirittura che l'uomo fosse già morto quando la sorella ha provato a soffocarlo, allora la posizione della signora Forni si potrebbe alleggerire ulteriormente. In questo caso l'accusa potrebbe passare da omicidio volontario a omicidio di consenziente. La donna avrebbe confessato di aver aiutato il fratello a morire perché non sopportava più di vederlo così infelice. Stando a quanto ricostruito, inoltre, l'uomo aveva già tentato diverse volte di togliersi la vita.