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La moda a Milano? Sempre più giovane e artigiana

I dati positivi della Camera di Commercio mostrano l’aumento della richiesta in Lombardia di figure specializzate nel settore della moda: tessitori, sarti e cappellai. Sono più di 4mila in nuovi posti di lavoro registrati tra le quasi 34mila aziende presenti sul territorio.
A cura di Chiara Ammendola
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Nell'era delle produzioni di massa, nel campo della moda c'è un'isola felice che sembra essere proprio l'Italia, in particolare la Lombardia. Stando a quanto dichiarato dalla Camera di Commercio infatti, la regione che conta quasi 34mila aziende attive in questo ambito, sta registrando una crescita esponenziale dei professionisti della moda, con circa 4mila posti di lavoro in più ogni anno, su un totale di 48mila figure presenti nel paese. Le figure più ricercate? Tessitori, sarti e cappellai. I dati di Excelsior infatti, rielaborati dalla Camera di Commercio presentano uno scenario più che positivo non solo per la moda e ma anche per il Belpaese: tra assunzioni e collaborazioni, le aziende richiedono sempre più giovani (un caso su quattro) e donne (uno su tre), le figure sempre più coinvolte nella crisi lavorativa italiana. Le figure più ricercate sono modellisti e cappellai (1.720 posti in un anno in Lombardia), pellicciai, modellatori di pellicceria (530), biancheristi, ricamatori a mano (330), tessitori e maglieristi a mano e su telai manuali (280), artigiani e operai specializzati nelle calzature (210), tappezzieri e materassai (170), valigiai, borsettieri (160) e artigiani delle lavorazioni artistiche a mano (120). Figure che però, nonostante la forte richiesta, spesso scarseggiano e sono dunque difficili da trovare per le aziende, tra queste spiccano tra le altre i preparatori di fibre e i tagliatori artigianali.

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