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La misteriosa scomparsa dell’imprenditore Mario Bozzoli non sarà archiviata

L’industriale Mario Bozzoli è sparito da Marcheno (Brescia) nel 2015. Non se ne sa più nulla. È stata avviata una indagine che ha coinvolto due nipoti e due dipendenti della fonderia di sua proprietà ma non è approdata a niente. Sei giorni dopo la sparizione un operaio fu ucciso col cianuro. La Procura Generale di Brescia avocherà l’inchiesta per tentare, ancora una volta, di far luce su questo mistero.
A cura di Redazione Milano
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Di Mario Bozzoli, l'imprenditore di Marcheno, in provincia di Brescia, svanito l'8 ottobre del 2015 e mai più ritrovato non si sa più nulla da due anni e mezzo: ricerche e indagini sono avvolti in una fitta nebbia. I termini dell'inchiesta giudiziaria sono scaduti nel dicembre 2017, dopo che nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere erano stati iscritti i nipoti della vittima Alex e Giacomo Bozzoli e i due operai della fonderia dove sarebbe avvenuto il delitto, Oscar Maggi e il senegalese Abu.

Ora, il colpo di scena: con un provvedimento firmato nelle scorse ore, la Procura Generale di Brescia ha avocato l'inchiesta Bozzoli; nelle prossime ore il Procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell'Osso avocherà a sé anche l'inchiesta sulla morte di Giuseppe Ghirardini, operaio della fonderia Bozzoli che scomparve sei giorni dopo il suo datore di lavoro e venne trovato senza vita a Case di Viso, in Vallecamonica.

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