La mamma non mangia carne, il papà sì: la dieta del figlio la decide il tribunale

I genitori – divorziati – sono divisi anche sul regime alimentare da far seguire a loro figlio. E così a decidere cosa potrà mangiare il bambino, di 12 anni, è stato il tribunale di Bergamo. La vicenda è riportata dal quotidiano L'Eco di Bergamo, che spiega come il disaccordo tra i due genitori fosse totale. La mamma del bambino, infatti, da nove anni non mangia carne e segue un regime alimentare macrobiotico: vale a dire una vera e propria filosofia di vita che comporta l'ampio consumo di cereali integrali in chicchi, verdure di stagione, legumi e frutta di stagione. La carne (bianca) può essere inclusa o meno: nel caso in questione però il bambino, in presenza della madre, non ne mangiava.
Quando ha saputo che la mamma aveva imposto il suo regime alimentare a suo figlio, il padre ha accusato la donna di averlo escluso da una scelta, a suo dire, pericolosa per la salute del bambino. Ha allora inizialmente cercato di rimediare durante il weekend, quando il bambino gli veniva affidato: pasti a base di carne, latticini, dolci, e anche polenta, gorgonzola e salsiccia preparati dalla nonna. Ma la mamma del bambino ha a sua volta accusato l'ex marito di esagerare, visto che dopo la maratona gastronomica a base di carne di ogni weekend il 12enne lamentava dolori di pancia.
Per risolvere una volta per tutte la questione, così, il papà del ragazzino si è rivolto al tribunale di Bergamo, chiedendo che fosse un giudice, in mancanza di accordo tra i genitori, ad assumere "gli opportuni provvedimenti con riguardo al regime alimentare del minore". La decisione del magistrato è stata salomonica: la mamma dovrà far mangiare carne almeno una volta durante la settimana al bambino, mentre il padre non dovrà proporgliela per più di due votle durante il weekend. Senza aspettare la sentenza, forse, bastava un po' di buon senso.