La Lega Nord licenzia e poi chiede i soldi ai suoi ex dipendenti (FOTO)

Poche righe di messaggio: "Destina il 2 x 1000 alla Lega Nord. Codice D13 nella dichiarazione dei redditi o apposita scheda via posta". E quelle parole alla fine: "Aiuta la Lega, non costa nulla". Parole che, per alcuni dei destinatari dell'sms, sanno di vera e propria beffa. A ricevere il messaggio per finanziare il partito di Matteo Salvini, infatti, oltre a simpatizzanti e iscritti alla Lega sono stati anche i dipendenti del Carroccio licenziati alla fine del 2014. Dipendenti che da mesi chiedono alla Lega di sbloccare l'accordo firmato lo scorso 4 febbraio 2015 con le organizzazioni sindacali per accedere a un anticipo della cassa integrazione straordinaria, in attesa dei primi versamenti dell'Inps previsti in autunno.
Lega Nord chiede soldi ai suoi cassintegrati
"Sono senza vergogna", dice uno dei dipendenti licenziati dal Carroccio, che preferisce restare anonimo: "L'accordo rappresenterebbe per tutti noi una boccata d'ossigeno, ma dal partito continuano ad esserci solo silenzi e ritardi". Ne è riprova l'ultimo incontro, avvenuto a Milano lo scorso 15 maggio negli studi della Price Waterhouse Coopers, società di consulenza e revisione contabile. Doveva essere una riunione per verificare il rispetto dell'accordo tra organizzazioni sindacali e Lega siglato a Roma al ministero del Lavoro. All'incontro, però, dei dirigenti del Carroccio non s'è vista nemmeno l'ombra.

I dipendenti della Lega licenziati si trovano così in una situazione di stallo che va avanti ormai da mesi. Il partito li ha "affidati" a una società di outplacement di Torino, che dovrebbe trovare loro una nuova occupazione ma per ora non sta dando i risultati sperati: "Ci hanno detto di sostituire nel curriculum ‘movimento politico' con ‘società di servizi', perché così dovrebbe essere più facile trovare lavoro – ci spiega un ex dipendente -. Al momento però non ho fatto neanche un colloquio". E lo stesso ex lavoratore del Carroccio poi si chiede: "Perché affidarci a una società di Torino, se la maggior parte di noi si trova sul territorio milanese?".
Intanto, molti ex dipendenti della Lega Nord continuano ad andare avanti consumando i risparmi accumulati in tanti anni di militanza e di lavoro per il partito. Una situazione insostenibile, destinata infatti a non durare a lungo: a breve potrebbe arrivare la firma di un accordo in sede sindacale sulla non opposizione al licenziamento, che comporterà per gli ex dipendenti il ricevimento di 10 mensilità e la parola "fine" su una vertenza che, nel Carroccio, si poteva sicuramente gestire in maniera diversa.