La classifica del Financial Times: Bocconi settima al mondo per la laurea in Finanza
Che l'Università commerciale Bocconi di Milano sia una delle più prestigiose in Italia è già risaputo. Adesso a rafforzare la fama dell'università arriva anche una nuova classifica, pubblicata dal prestigioso "Financial Times". Secondo il ranking dei Global Masters in Finance, pubblicato due giorni fa dal quotidiano, la Bocconi è al settimo posto in tutto il mondo per quanto riguarda le lauree in Finanza.
In particolare, il corso di studi preso in esame dal Financial Times è il corso di laurea magistrale in finanza in inglese (Master of Science in Finance), diretto da Massimo Guidolin. La Bocconi compie un balzo in classifica rispetto ai due anni precedenti: prima occupava infatti la nona posizione. Guidolin ha spiegato sul sito della Bocconi: "Il ranking riflette la crescente domanda di nostri laureati degli employers, internazionali ma anche di rilievo primario in Italia. L’ascesa nel ranking registrata dal 2013 rappresenta uno stimolo ad insistere ed accentuare il mix unico del Master in Finance tra conoscenze tecnico-quantitative e di tipo più soft, di management, e ad orientare progressivamente i nostri laureati verso sbocchi anche innovativi, quali quelli dell’asset management e del mondo dei fondi di investimento".
Il career service della Bocconi è il migliore al mondo
I criteri utilizzati dal Financial Times per valutare i Master of Science in Finance sono 19. La Bocconi spicca per quelli legati al rapporto con il mondo del lavoro: il career service dell'università è infatti considerato il migliore al mondo. L'università commerciale è anche premiata per la retribuzione dei laureati: oltre 113mila dollari in media a tre anni dal conseguimento della laurea.
“La Bocconi ha legami storici con le sedi centrali dei maggiori operatori del mondo della finanza e, in particolare, dell’investment banking”, afferma il prorettore all’internazionalizzazione, Stefano Caselli. È, infatti, l’università che, ogni anno, organizza gli Investment Bank Week-ends, nel corso dei quali selezionatori provenienti dagli headquarters mondiali delle 18 maggiori banche d’investimento vengono a Milano a intervistare e reclutare i migliori studenti e laureati. In un mondo della finanza che, con il possibile ridimensionamento della City londinese che potrebbe seguire Brexit, rischia una forte parcellizzazione geografica”, afferma Caselli, “il legame consolidato con le sedi centrali di tutti i maggiori operatori assicura la continuità nel placement dei nostri studenti, indipendentemente da quale sarà la prossima capitale della finanza. In Cina, a Francoforte, Parigi, Rotterdam, Lussemburgo, Dublino, Milano o Londra, noi ci saremo”.
Per la cronaca, ai primi posti del ranking del Financial Times c'è la Francia: al primo posto l'Edhec Business school di Lilla, al secondo l'Hec di Parigi e al terzo l'Essec Business school con sedi a Cergy, Parigi, Singapore e Rabat.
