La canzone di Natale dei ragazzi dell’Istituto tumori di Milano è un successo: milioni di clic
Era stata presentata a inizio dicembre e si riprometteva di essere una canzone di Natale diversa dalle solite. E, almeno a giudicare dalle visualizzazioni su Youtube, l'obiettivo è stato pienamente raggiunto. Parliamo del brano "Palle di Natale (Smile! It's Christmas day)", cantata dai giovani pazienti oncologici dell‘Istituto nazionale dei tumori di Milano. La canzone, ideata dal ricercatore e musicista Stefano Signoroni e il cui video è stato diretto dal regista Jacopo Sarno, ha totalizzato ad oggi oltre 3 milioni e 700mila visualizzazioni sul social network.
Il brano è cantato da 29 giovani pazienti oncologici
Un successo decisamente meritato, che va equamente diviso tra tutto lo staff dell'Int e tra i 29 ragazzi che hanno preso parte alla canzone. I giovani, tra i 15 e i 25 anni, sono tutti pazienti o ex pazienti oncologici della struttura d'eccellenza milanese: 18 di loro sono tutt'ora in cura, mentre altri 11 sono fuori trattamento. Il brano, diffuso sulle piattaforme digitali e il cui ricavato è andato a una onlus che assiste malati oncologici, rientra nel "Progetto giovani" dell'Int, importante iniziativa avviata nel 2011 che si ripropone di garantire agli adolescenti e ai giovani adulti l'accesso ai centri di eccellenza per la cura dei tumori.
"Promuovere la normalità dei ragazzi è il presupposto fondamentale che sta alla base del progetto – ha spiegato il coordinatore, dottor Andrea Ferrari – ma la sua peculiarità è il duplice aspetto clinico e di supporto: il Progetto Giovani ci permette di avere protocolli dedicati per tutti i tumori che possono insorgere in questa fascia di età, l'accesso dei pazienti ai protocolli di cura, l'assistenza psico-sociale, le misure di conservazione della fertilità, ma anche progetti dedicati che possano aiutare i pazienti ad affrontare in modo diverso il percorso di cura e li facciano sentire adolescenti come tutti gli altri".
E difatti il tema centrale della canzone cantata dai ragazzi dell'Istituto è proprio sentirsi adolescenti come gli altri, nella consapevolezza della propria situazione: "Passami il tubo della flebo per fare gli addobbi – recita un verso – le lucine non servono bastano i tuoi occhi che illuminati di speranze illuminano le stanze e nei globuli bianchi vedono la neve a fiocchi". Parole e musiche che hanno conquistato milioni di persone.