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La bufala corre sul web: “Bulgari vestiti da clown rapiscono i bambini”

La bufala, nata un paio d’anni fa a Mazzo di Rho, a nord di Milano, è tornata a circolare con insistenza in questi giorni sui social network, spaventando molte mamme. Tanto che carabinieri e polizia sono dovuti intervenire: “La notizia è falsa e crea inutile allarmismo”.
A cura di Francesco Loiacono
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Un furgone bianco gira per le città d'Italia terrorizzando migliaia di mamme. Il motivo? A bordo ci sarebbero alcuni uomini, di nazionalità bulgara, che si appostano davanti alle scuole vestiti da preti o da clown e rapiscono i bambini. Peccato però che la "notizia" sia una clamorosa bufala che gira addirittura da anni, e che per lo strano meccanismo dei social network sta ritornando in auge in questo periodo. Diffondendosi fin troppo: tanto che i carabinieri della compagnia di Rho, alle porte di Milano, da dove tutto è partito circa un paio d'anni fa, sono stati costretti a intervenire per ribadire che la notizia è "una fandonia".

La bufala dei clown che rapiscono i bambini

Il messaggio che si può trovare in giro su alcuni social network recita più o meno così: "Avviso a tutte le mamme: sta girando un furgone bianco con a bordo un gruppo di uomini bulgari travestiti da prete o da clown che si appostano davanti a scuole ed asili. Attirano i nostri bambini e li rapiscono nn si sa a quale scopo. State attente e soprattutto fate girare questa notizia. Ne hanno rapiti 2 nei pressi di Rho e altri 2 a Lainate. Usiamo Whatsapp per qualcosa di utile e non solo per divertirci". Il resto lo hanno fatto le tante fobie che caratterizzano la nostra società: quella dello straniero, sia bulgaro o rom, quella dei clown, alimentata anche – ma con stile e profondità ben diversi – da cinema e letteratura. Di vero, invece, non c'è niente, come ripetono da due anni i carabinieri e anche la polizia. Secondo cui, anzi, queste segnalazioni sono dannose e producono un inutile allarmismo. Adesso si spera che, di fronte a una vera e propria campagna informativa contro queste "leggende metropolitane" – tutti i principali mezzi di informazione ne hanno parlato – la cultura del sospetto e della dietrologia che spesso aleggia nel nostro Paese possa finalmente sgretolarsi, lasciando spazio ad una valutazione obiettiva e serena di ciò che avviene intorno a noi. Certo, non è un gran momento: ma almeno i clown continuano a fare solo il loro mestiere.

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