L’agente Movio: “Non sono un eroe, ho fatto soltanto il mio dovere”
"Siamo una famiglia normale, ci teniamo alla riservatezza. Non siamo abituati a tutta questa risonanza". Dopo l'operazione alla spalla Cristian Movio è tornato a casa per passare il Natale con la sua famiglia, nella sua villetta nelle campagne friulane vicino a Udine. L'agente scelto, ferito dall'attentatore di Berlino, Anis Amri, nel corso della sparatoria di Sesto San Giovanni, sta meglio. "Ora riesco a muovermi sempre senza troppo dolore", ha dichiarato a un giornalista del Corriere della Sera davanti al portone di casa. Di quella notte non ne ne può ancora parlare, ringrazia tutti per i messaggi di incoraggiamento ricevuti su Facebook, ma precisa: "Non sono un eroe, ho fatto soltanto il mio dovere. A Sesto San Giovanni ho tanti amici, con molti colleghi ci frequentiamo anche fuori dal lavoro. Hanno promesso che mi verranno a trovare qui in Friuli", racconta ancora.
L'agente Movio sarà sentito di oggi dagli inquirenti, che ascolteranno di nuovo il racconto del poliziotto su quanto accaduto nella notte del 23 dicembre alla stazione di Sesto San Giovanni. Dopo la diffusione del suo nome e di quello del suo collega, Luca Scatà, "ogni ora -riferisce il Corriere.it – un’auto della polizia passa davanti a casa Movio, controllo doveroso dopo la diffusione dei nomi dei due uomini della polizia".