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Israeliano accoltellato: rafforzata vigilanza. La comunità ebraica: “Siamo tranquilli”

Ancora non è stato individuato l’autore dell’aggressione ai danni di un 40enne israeliano, Nathan Graff, colpito a Milano da sei coltellate. Intanto, dopo il comitato straordinario sulla sicurezza tenuto venerdì mattina, le misure sono state rafforzate ma la comunità ebraica cerca di tornare alla tranquillità: la scuola ebraica è rimasta aperta.
A cura di Va.Re.
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Update 13.30: Dopo il vertice straordinario in prefettura che si è tenuto venerdì mattina, la comunità ebraica di Milano professa una certa tranquillità. Il co-presidente della comunità ebraica milanese Milo Hasbani ha spiegato: "Siamo stati rassicurati da tutte le forze dell'ordine, da parte nostra ci sentiamo molto tranquilli e speriamo in un episodio isolato". Come ulteriore dimostrazione di tranquillità la scuola ebraica del quartiere è stata tenuta aperta. Il pattugliamento della zona, dove risiede una buona parte degli ebrei milanesi – seconda comunità per numero dopo quella di Roma – è stato intensificato. "Sappiamo tutto quello che sta succedendo in Francia ma l'abbiamo sempre sentito lontano – ha spiegato Hasbani -. A Milano perché qui non abbiamo mai avuto problemi, siamo molto integrati con la città".

Ancora non è stato individuato l'autore dell'aggressione ai danni di un 40enne israeliano, avvenuta ieri nei pressi del ristorante kosher "Carmel" di via di San Gimignano. L'uomo è stato colpito con sei coltellate, anche al volto, e anche se grave non sarebbe in pericolo di vita. Gli inquirenti non escludono la matrice politica del gesto e stanno passando al vaglio tutte le testimonianze e le immagini delle telecamere a circuito chiuso della zona.

Nella comunità ebraica milanese non si nasconde la preoccupazione e la paura. Intanto il livello di guardia attorno a tutto gli obiettivi sensibili, dalla sinagoga alla scuola ebraica è stato rafforzato immediatamente, mentre in prefettura è stato convocato in via straordinaria per questa mattina un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Al tavolo saranno presenti anche gli esponenti della Comunità ebraica.

La vittima è Nathan Graff, nipote del rabbino Hetzkia Levi

La vittima dell'aggressione si chiama Nathan Graff ed è il genero di Hetzkia Levi, uno dei rabbini della comunità ebraica milanese. L'uomo si occupa di mense e controlli alimentari e stava tornando a casa. Da quanto si apprende indossava la kippah al momento in cui è stato accoltellato.

L'aggressore indossava un passamontagna

Cominciano a trapelare anche diversi particolari sull'aggressore del 40enne. L'uomo che ha accoltellato Nathan Graff avrebbe indossato un passamontagna, segno che l'aggressione sarebbe stata pianificata. Testimoni di quanto accaduto una ragazzi, una donna e un uomo. A salvare Graff proprio il passante, intervenuto in sua difesa mentre veniva colpito ripetutamente dai fendenti dell'aggressore che gli ha inflitto sei coltellate: tre alla schiena, due alla gola e una al braccio con il quale l'uomo tentava di difendersi.

Mattarella: "Raddoppiare la vigilanza"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente a Ferrara per l'inaugurazione di una mostra su Giorgio De Chirico, è intervenuto sull'accoltellamento dell'ebreo ortodosso avvenuto a Milano: "Come tutti i fatti di violenza, di sangue, è di allarme naturalmente e di impegno a raddoppiare la vigilanza, la prevenzione, che è molto attenta ma che va rafforzata", ha detto il Capo dello Stato.

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