Infrastrutture lombarde senza guida: a rischio i fondi per gli ospedali
Da marzo dello scorso anno, dopo che un'indagine della procura di Milano ha portato all'arresto, tra gli altri, dell'ex direttore generale di Infrastrutture lombarde Antonio Giulio Rognoni, la società partecipata di Regione Lombardia è senza una guida operativa. E il risultato, adesso, è che, come scritto dal Corriere, alcuni interventi che riguardano la ristrutturazione e la costruzione di ospedali in Lombardia è a rischio. Il processo di selezione per un nuovo dg di Infrastrutture lombarde, che si occupa per conto del Pirellone della gestione di grandi appalti, doveva essere completato entro il 30 aprile. Tra i pretendenti che avevano inviato il curriculum c'era anche l'ex pubblico ministero Antonio Di Pietro, in quello che è stato il primo segnale della sua volontà di riavvicinarsi alla politica milanese. Adesso, però, a quasi otto mesi dall'inchiesta che, per prima, ha iniziato a scalfire l'immagine di Expo 2015, nulla si muove. E la politica milanese è dovuta correre ai ripari, con gli assessori regionali al Bilancio e alla Sanità, Massimo Garavaglia e Mario Mantovani, costretti a chiedere aiuto al governo targato Pd – Ncd. Nel decreto Sblocca Italia, appena approvato dal Parlamento, è stato fatto inserire in extremis un emendamento dalla deputata pd Elena Carnevali per non perdere 340 milioni di euro di finanziamenti statali destinati all’edilizia sanitaria. Oltre al nome del dg, non si è ancora attuata quella fusione di Ilspa con l'Arca, la centrale acquisti della Regione Lombardia. Un progetto per creare una regia unica negli appalti pubblici per cui è stata creata una commissione guidata da Massimo Garavaglia (Lega), ma che rischia di slittare.
A rischio i fondi per gli ospedali
L'emendamento inserito nello Sblocca Italia contiene una clausola per ottenere una proroga di 12 mesi per far decollare alcuni progetti di edilizia sanitaria: si tratta di opere già finanziate dallo Stato, che devono però seguire un cronoprogramma preciso, pena la perdita dei soldi. Tra i progetti in ballo ci sono quelli per gli Spedali Civili di Brescia (45 milioni di euro), il San Carlo Borromeo di Milano (38,5 milioni) e il San Matteo di Pavia (31 milioni), ma a rischio sarebbe anche la ristrutturazione dell'ospedale San Gerardo di Monza. Un possibile ritardo nei progetti era già stato paventato a luglio, ma adesso la situazione sembra essersi ulteriormente aggravata. Il presidente di Ilspa, Paolo Besozzi, ha difeso l'operato della partecipata: "Nessun ritardo. Vista la complessità degli interventi da realizzare, sono stati definiti tempi troppo stretti fin dall’inizio". Nel frattempo però, il colosso degli appalti del Pirellone continua a restare senza manager.