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Incontro tra Salvini e Orban a Milano: migliaia protestano in piazza San Babila

A Milano il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha incontrato il primo ministro ungherese Viktor Orban. In piazza San Babila è stato organizzato un presidio di protesta “per ricordare a entrambi il valore della solidarietà e dell’accoglienza”. Migliaia i partecipanti, tra partiti politici ed esponenti di Ong e associazioni: “Orban deve fare la sua parte, Salvini deve smettere di giocare con la vita dei migranti”, hanno detto gli organizzatori.
A cura di Redazione Milano
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Da una parte l'incontro tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il primo ministro ungherese Viktor Orban. Dall'altra migliaia di persone in piazza, a Milano, per dire no all'Europa dei muri. L'incontro politico tra il leader della Lega e il premier ungherese, organizzato alle 17 di oggi alla prefettura di Milano, ha suscitato le vibranti e pacifiche proteste di quella parte del mondo politico e della società civile contraria alla visione salviniana e orbaniana di tematiche quali l'immigrazione e l'accoglienza, su cui i due leader politici hanno molti punti di contatto. In contemporanea all'incontro, vicino alla sede di palazzo Diotti, in una piazza San Babila blindata è stato organizzato un presidio di protesta al quale hanno partecipato migliaia di persone. Alla manifestazione, che si chiama "Europa senza muri" ed è organizzata dalle associazioni "Insieme senza muri" e dai "Sentinelli di Milano", hanno preso parte il Partito democratico milanese, LeU, Possibile, Anpi, Arci, la Cgil milanese, il Coordinamento nazionale comunità d'accoglienza (Cnca) e tanti altri esponenti del mondo del terzo settore.

Sul palco della manifestazione ha parlato l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, da sempre tra i più strenui oppositori alle politiche del leader del Carroccio: "Stiamo assistendo a una situazione di pericolosa regressione dove sforzi della nostra Marina Militare e ong sono stati cancellati in pochi mesi di scellerato governo. A Salvini diciamo che non ci faremo portare da lui nel medioevo". Al presidio è intervenuto anche Riccardo Gatti, Comandante di una delle navi della Ong Proactiva openarms bloccate a Pozzallo: "Siamo stati chiamati taxi del mare e vicetrafficanti. Il governo sta dando altre imbarcazioni alla guardia costiera libica, noi abbiamo visto cosa fanno, come trattano i migranti, calpestando i diritti. Nessuno dice più quanta gente sta morendo in mare, vogliono distruggere l’umanità, vedendo questa piazza credo che non ce la faranno". Presenti tra gli altri anche Emanuele Fiano del Pd, Cecilia Strada, e Limonta.

I motivi della protesta

"Due muri a confronto e un'idea d'Europa sovranista e nazionalista che non ci appartiene – avevano scritto gli organizzatori del presidio su Facebook, dove migliaia di persone avevano formulato la propria adesioni – Orban deve fare la sua parte, Salvini deve smettere di giocare con la vita dei migranti. Insieme senza Muri e Sentinelli di Milano organizzano un presidio a pochi metri di distanza per ricordare a entrambi il valore della solidarietà e dell'accoglienza". In piazza anche Giuseppe Civati, ex Pd e fondatore di Possibile, tra i primi a chiedere una mobilitazione per protestare contro l'incontro: "È arrivato il momento di uscire dai social, di manifestarci e di manifestare – aveva detto Civati lanciando un appello – Per l’Italia, l’Europa, contro chi smantella i nostri valori. Chiedo a tutte le forze democratiche e repubblicane di manifestarsi. Di rispondere. Di non rassegnarsi".

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