Incontro tra Renzi e Sala a Palazzo Marino: a settembre un patto tra Milano e il governo
Mattinata di incontri, annunci e anche contestazioni a Milano per il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il capo del governo è arrivato a Milano per incontrare il sindaco Beppe Sala, alcuni assessori e partecipare all'inaugurazione di una mostra al Museo della scienza e della tecnica "Leonardo da Vinci". Proprio davanti all'ingresso del museo, in via San Vittore, si sono registrati dei brevi scontri tra alcuni manifestanti di centri sociali e rete "No borders" e il cordone delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa, che ha impedito con cariche ai manifestanti di passare. Alla fine dei brevi scontri si sono contati tre contusi tra manifestanti e carabinieri.
Renzi: "A settembre patto tra Milano e governo"
Dopo l'incontro tra Renzi e Sala a Palazzo Marino, alla presenza anche del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, Renzi ha annunciato che a settembre verrà sottoscritto un patto tra Milano e il governo: "Un segnale molto valido nel quale deve essere chiaro chi fa che cosa, con quali tempi e risorse", ha detto Renzi. Per il sindaco di Milano Sala il patto sarà uno strumento che consentirà al Comune di far la propria parte e "al governo di darci una mano" su alcuni progetti, tra cui quello per il prolungamento della metropolitana.
Renzi ha annunciato che tornerà a firmare il patto a settembre, data nella quale inaugurerà anche la prima pietra dei cantieri per il progetto contro le esondazioni del fiume Seveso: "Mi sembra un'assoluta priorità per il Seveso e non soltanto per il Seveso", ha detto Renzi. Il piano, approntato alla fine del 2014, non è ancora partito: da poco il tribunale della acque pubbliche ha respinto tutti i ricorsi presentati dal comune di Senago, sul cui territorio dovrebbero essere costruite le vasche di laminazione principali del progetto.
Tra gli altri temi affrontati dal presidente del Consiglio e dal sindaco di Milano, anche le opportunità che si sono aperte per il capoluogo lombardo dopo la Brexit. In particolare, Renzi si è detto d'accordo con l'ipotesi paventata da Sala di trasferire a Milano alcune agenzie europee, come l'Ema (per i medicinali) e l'Autorità bancaria europea (Eba).
Giannini: "Entro il 2018 nascerà lo Human Technopole"
La visita di Renzi al Museo della Scienza è durata meno del previsto. Il presidente del Consiglio è infatti andato via prima per tornare a Roma e seguire da lì l'evolversi del grave incidente ferroviario avvenuto in Puglia. Ma Renzi ha voluto comunque assistere all'inaugurazione della mostra Extreme, dedicata alla particelle e realizzata assieme al Cern (per cui era presente la direttrice generale Fabiola Gianotti) e all'Istituto nazionale di fisica.
Assente Renzi, gli annunci importanti sul tema della ricerca sono stati fatti dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, presente all'inaugurazione della mostra assieme al direttore del Museo della scienza Fiorenzo Galli (candidato alle scorse elezioni amministrative con la lista civica di Sala, ha poi rifiutato il seggio a Palazzo Matrino). Il ministro ha confermato che a Milano nascerà "un grande polo per la ricerca", il più importante dei "prossimi vent'anni". Si tratta dello Human Tecnhopole, progetto che dovrebbe sorgere su una parte dell'ex area Expo. La road map è tracciata: "Ci siamo dati due anni per la start up e nel 2018 sull'area di Expo il progetto sarà presente e completato" ha spiegato la Giannini. Il futuro del sito di Rho-Pero inizia così a prendere forma: oltre allo Human technopole, affidato all'Istituto italiano di tecnologia di Genova, nei giorni scorsi è stato siglato anche un accordo con il colosso informatico Ibm per un laboratorio della sua divisione Watson Health, specializzata nel trattamento di dati sanitari complessi.