Incidente nel lago d’Iseo, morto a 50 anni il sub Massimiliano Ruggeri: aperta un’inchiesta
Saranno le indagini disposte dalla procura di Bergamo a fare luce sulla morte di Massimiliano Ruggeri, 50 anni, vittima di un tragico incidente subacqueo nel lago d'Iseo nella giornata di domenica 5 gennaio. Il sub era impegnato in un'immersione con altre due persone, che sono riuscite a riemergere e salvarsi. Lascia la moglie e il figlio di dodici anni.
Sub morto nel lago d'Iseo, la procura apre un'inchiesta
Gli inquirenti bergamaschi hanno aperto un fascicolo per chiarire le cause dell'incidente in acqua, avvenuto attorno alle 9.40 di domenica mattina mentre Ruggeri si trovava con altri due sub a circa 80 metri di profondità. I due compagni di immersione erano riusciti a risalire e avevano dato l'allarme. Per le ricerche si erano attivate le forze dell'ordine, con i vigili del fuoco e gruppi di sommozzatori volontari del luogo. Le acque nella zona di Parzanica erano state scandagliate per ore senza successo. In serata era entrato in azione anche un robot dei vigili del fuoco di Trento, specializzato nelle ricerche in profondità, che era riuscito a individuare il corpo senza vita del sub a 87 metri di profondità.
Addio a Massimiliano Ruggeri lascia la moglie e un figlio
Ruggeri viveva a Treviolo, nella Bergamasca, con la moglie e il figlio di 12 anni. Faceva il tassista a Milano e le immersioni erano la sua grande passione, che praticava con l'associazione "Mediterraneo Divers" di Dalmine. Aveva ottenuto i brevetti nel luglio scorso, come testimoniato dalla foto sorridente pubblicata su Facebook in occasione dell'esame. "Aveva venduto la licenza da poco per poter restare più tempo a casa con la moglie e il figlio", ha raccontato all'Eco di Bergamo il presidente dell'associazione, Rocco Di Tullo.