Inchiesta Lodi, il sindaco Simone Uggetti resta in carcere
Il sindaco di Lodi Simone Uggetti resta in carcere a San Vittore. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Isabella Ciriaco, che ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dal legale del primo cittadino, Pietro Gabriele Roveda. Resta in carcere, a Lodi, anche Cristiano Marini, avvocato e consigliere della Sporting Lodi arrestato lo scorso martedì assieme al sindaco. Su entrambe le richieste di scarcerazione la procura di Lodi aveva dato parere sfavorevole. L'avvocato di Uggetti aveva chiesto un'attenuazione delle misure di custodia cautelare – giudicate da alcuni, come il membro laico del Csm Giuseppe Fanfani, eccessive -, proponendo gli arresti domiciliari o l'obbligo di firma.
Uggetti e Marini saranno interrogati dal pm lunedì
Adesso sarà proprio il pubblico ministero Laura Siani, lunedì prossimo, a interrogare i due indagati: l'accusa per loro è di turbativa d'asta. Avrebbero confezionato un bando "su misura" per la gestione dei due piscine comunali scoperte, affidate alla Sporting Lodi. Società, quest'ultima, dietro cui si nasconderebbe un'altra società sportiva, la Wasken Boyz, che altrimenti non avrebbe potuto partecipare al bando. Il presidente della Wasken Boyz, l'imprenditore Luigi Pasquini, è a sua volta indagato.
Davanti al gip le prime ammissioni
Nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip, tenutosi mercoledì mattina, il sindaco Uggetti avrebbe iniziato a fare le prime ammissioni sul bando "aggiustato", precisando di aver agito non per interesse personale ma per il bene della città. Uggetti ha poi ricevuto la visita di una delegazione del Pd e, ieri pomeriggio, anche quella dei familiari. Alla moglie Chiara e al fratello Matteo ha riferito di trovarsi a vivere "un'esperienza drammatica", ma di essere determinato ad andare avanti.
Di Battista (M5S): "Guerini chiarisca la sua posizione sull'inchiesta"
Mentre arriva la notizia della mancata scarcerazione di Uggetti, sul fronte delle polemiche politiche non si placa l'offensiva del M5s nei confronti di Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd ma soprattutto predecessore di Uggetti come sindaco di Lodi: "Guerini chiarisca la sua posizione in merito all’inchiesta della procura di Lodi – ha affermato il deputato Cinque stelle Alessandro Di Battista -. Secondo articoli di stampa, infatti, risulta che la procura indaghi per frode in forniture pubbliche a proposito della gestione della piscina ‘Faustina': un impianto olimpico da 13 milioni di euro voluto proprio da Lorenzo Guerini, allora sindaco del comune lombardo. Sembrerebbe, infatti, che questa operazione abbia creato quegli squilibri finanziari che poi avrebbero portato il suo successore, e braccio destro, Simone Uggetti, a truccare le gare per le altre piscine lodigiane".
Il teorema accusatorio dei Cinque stelle era stato già esposto subito dopo l'arresto del sindaco. L'inchiesta di cui Di Battista parla sarebbe nata difatti proprio da un esposto del M5s lodigiano presentato nel 2014 e relativo alla piscina "Faustina", realizzato in project financing dalla giunta Guerini. Il componente della segreteria del Pd Ernesto Carbone aveva definito "risibili" le accuse dei Cinque stelle.