Inchiesta Expo, Beppe Sala prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio
L'ex amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala, oggi sindaco di Milano, è stato prosciolto dall'accusa di abuso d'ufficio in uno dei filoni dell'inchiesta sulla Piastra dei servizi dell'Esposizione universale. Lo ha deciso il giudice per l'udienza preliminare Giovanna Campanile. La procura generale, che aveva avocato a sé le indagini sulle presunte irregolarità in alcuni appalti dell'Expo, aveva chiesto il processo per Sala e l'ex manager Expo Angelo Paris, con l'accusa di concorso in abuso d'ufficio. Ai due indagati era contestato l'affidamento diretto alla ditta Mantovani Spa della fornitura di circa seimila alberi per il sito espositivo di Rho-Pero che, tra maggio e ottobre del 2015, ospitò i padiglioni dell'Esposizione universale. Secondo la procura Sala aveva bypassato l'indizione di una gara pubblica, procurando così un danno alle casse di Expo.
Sala è a processo per falso ideologico e materiale
Sala vede così cadere dopo anni una delle accuse a lui contestate per fatti avvenuti quando non era ancora sindaco, ma solo amministratore delegato e commissario unico dell'Expo. Per altre due di queste accuse, falso ideologico e materiale, Sala affronterà un processo con rito immediato: sempre secondo la procura generale l'ex ad avrebbe retrodatato le nomine di due commissari del bando di gara della Piastra dei servizi, l'appalto più importante della manifestazione.