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Incendio a Milano: c’è anche chi sfrutta la puzza di bruciato per truffare gli anziani

Due truffatori hanno approfittato dell’incendio divampato domenica sera a Milano, e della relativa nube che sta diffondendo odore di plastica bruciata in città, per raggirare un’anziana. Si sono spacciati per tecnici della Regione e sono riusciti a entrare in casa della donna, rubandole mille euro in contanti e gioielli.
A cura di Francesco Loiacono
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La bassezza degli esseri umani può raggiungere livelli abissali. E così, dopo gli sciacalli che speculano su disgrazie come terremoti per saccheggiare le abitazioni, ecco in azione quelli che approfittano di un incendio e della relativa nube tossica per truffare gli anziani. Accade a Milano, come riporta Franco Vanni sul quotidiano "La Repubblica". Due truffatori hanno approfittato del rogo divampato domenica sera in un deposito di rifiuti in zona Bovisasca per raggirare un'anziana. Ieri mattina i due hanno suonato alla porta di una signora di 81 anni che abita in via Val Cannobina, a Baggio, e si sono finti tecnici della Regione Lombardia, chiamati a effettuare analisi sulla qualità dell'aria dopo l'incendio. La scusa è risultata plausibile, anche perché in città si respirava (e in alcune zone si sente tutt'ora) una fastidiosa puzza di bruciato. Tant'è che non solo la malcapitata signora ci è cascata, ma ha perfino ringraziato i due finti tecnici per il lavoro che stavano svolgendo.

Una volta aperta la porta della propria abitazione purtroppo lo svolgimento della truffa è stata simile a tante altre che vedono le persone anziane come vittime. I due malviventi si sono messi a girare per casa fingendo di fare le loro rilevazioni con dei palmari: in realtà hanno girato finché non hanno individuato dove l'anziana custodiva i contanti e gioielli. Approfittando di un momento di distrazione della donna si sono impossessati del bottino – un migliaio di euro in contanti e dei preziosi – e poi si sono allontanati in tutta fretta. Solo in seguito l'anziana si è accorta di essere stata derubata e ha chiamato la polizia: sono adesso in corso le indagini per risalire all'identità dei due truffatori. Dalla questura arriva comunque l'appello a tutti gli anziani a non aprire la porta a finti tecnici dell'aria: le rilevazioni di questi giorni non vengono effettuate infatti in abitazioni di privati cittadini.

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